Nuova patente, aggiornate le regole dal Governo: è facile perderla è impossibile riprenderla | Le novità sono un incubo
Guai sempre più grossi per chi ha il documento rosa, lo perdi in un secondo e lo riprendi dopo secoli. Tienitelo il più stretto possibile.
Le norme presenti all’interno del Codice della Strada sono più dinamiche che mai in questo ultimo periodo e tutto con l’obiettivo comune di rendere la guida più sicura e diminuire il numero di incidenti stradali registrati ogni anno. Adesso i cambiamenti si sono nuovamente focalizzati sul tanto agognato documento rosa, vale a dire la patente di guida.
Con il nuovo CdS, è molto più facile rischiare di dire addio per sempre alla tua patente perché anche gli errori più banali (inesistenti perché anche loro possono creare disastri stradali) vengono puniti severamente dalle forze dell’ordine. Una volta persa, sta diventando sempre più complicato riuscire a ottenere nuovamente il documento rosa.
Gli ultimi aggiornamenti introdotti dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini riguardano le fasi che precedono il possesso della patente, vale a dire l’esame di guida. Ogni paese al mondo ha le proprie regole per poter conseguire la licenza di guida e in Italia sono incentrate sia sull’età del candidato che sulle modalità.
L’esame di guida è articolato in una prova scritta e in una pratica e se vuoi prendere la patente A devi avere almeno 24 anni (o 20 se hai già la A2 da due anni), mentre per la patente B basta la maggiore età (18 anni) o 16 anni per la B1. La parte teorica dev’essere fatta entro sei mesi dalla domanda alla Motorizzazione e quella pratica dopo aver accumulato almeno 6 ore di guida con l’istruttore.
Nuovi aggiornamenti
Dopo aver rinfrescato la memoria sulle modalità per poter ottenere la patente di guida in Italia, qualche mese fa Salvini aveva affermato che stava valutando come modificare questo iter per rendere la strada più sicura ancora prima del conseguimento della licenza di guida. Il ministro dei Trasporti aveva espresso la sua volontà di aggiornare l’esame della patente per una questione di sicurezza.
Matteo Salvini ha ammesso che l’esame non può avere una percentuale maggiore sulla fortuna e che dev’essere fatto incentrandosi di più sulle capacità pratiche del candidato. In altre parole, la volontà di Salvini è quella di concentrarsi di più sulla parte pratica piuttosto che su quella teorica, dove la fortuna è più protagonista.
Quando cambieranno le cose
Dato che l’esame teorico è composto da diverse domande a scelta multipla, se un candidato non conosce la risposta può tentare la sorte e rispondere a caso. Tuttavia, questo metodo è del tutto sbagliato, dal momento che poi quei dubbi vengono trascinati fino alla strada e potrebbero causare sinistri più o meno gravi.
Matteo Salvini vuole modificare la parte pratica dell’esame di guida perché sa che in quella fase la fortuna non è protagonista ma lo sono le capacità del candidato. Queste modifiche per rendere la sicurezza stradale ancora più presente per ogni utente della strada verranno discusse nuovamente ed introdotto ufficialmente dal 2025.