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Nuovo Codice della Strada, sganciata la prima multa da 35.000€ e 8 mesi di carcere: ecco cosa succede se bevi | Tutti astemi da oggi

alcol test - multa - 0-100.it
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Conviene diventare tutti astemi, sganciata la multa da 35.000€ oltre gli 8 mesi di carcere, il Cds non perdona più nessuno.

L’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada ha portato con sé moltissima preoccupazione e urgenza senza precedenti tra gli automobilisti italiani. Le modifiche apportate sono severe e le conseguenze per chi non rispetta le nuove regole possono essere drammatiche.

È ormai chiaro: conviene diventare tutti astemi. Non si tratta di una semplice esagerazione, ma di una necessità imposta dalle nuove disposizioni che prevedono sanzioni estremamente rigide per chiunque venga trovato alla guida in stato di ebbrezza.

La normativa ha fissato sanzioni pesantissime per chi guida sotto l’influenza dell’alcol. Le cifre parlano chiaro: una multa da 35.000 euro e una pena che può arrivare fino a 8 mesi di carcere. Il Codice della Strada, nel suo nuovo assetto, non lascia più spazio alla tolleranza.

L’obiettivo è chiaro: ridurre drasticamente gli incidenti stradali causati dall’alcool, che rappresentano una delle principali cause di mortalità sulle strade italiane. Gli automobilisti sorpresi alla guida con un tasso alcolemico superiore ai limiti consentiti stanno sperimentando le dure conseguenze della legge.

Ubriaco al volante, distrugge un autovelox per sfuggire alla multa

Nella tranquilla cittadina di Vichy, nel cuore della Francia, una serata apparentemente ordinaria si è trasformata in una vicenda degna di un film d’azione. Protagonista di questa storia è un giovane di 20 anni, la cui decisione di mettersi al volante ubriaco dopo una notte in discoteca ha avuto conseguenze disastrose. È accaduto tutto in una notte: il giovane, reduce da una serata di festa, ha deciso di tornare a casa in auto. Purtroppo, l’alcol ha annebbiato il suo giudizio, spingendolo a premere sull’acceleratore fino a raggiungere i 156 km/h in una zona con un limite di 90 km/h. Il risultato? Un autovelox lo ha immortalato in tutta la sua velocità.

Consapevole dell’imminente multa, il 20enne ha ideato un piano folle per evitare le conseguenze: distruggere l’autovelox. Con l’aiuto del cugino di 18 anni, ha completamente devastato il dispositivo di rilevamento della velocità. Tuttavia, il loro gesto disperato si è rivelato inutile: la foto incriminante era già stata inviata alle autorità. Nel tentativo di sfuggire alla legge, il giovane ha cercato di allontanarsi dalla scena, ma non prima di aver investito due agenti di polizia con la sua auto in retromarcia. Questo gesto ha ulteriormente aggravato la sua situazione, portando all’arresto immediato di entrambi i cugini.

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Le conseguenze legali

Davanti al giudice, il 20enne ha confessato le sue colpe: violenza contro la polizia, rifiuto di obbedire a un ordine e danneggiamento di proprietà pubblica. La sentenza è stata severa: tre anni di reclusione, di cui due con la condizionale, oltre a un risarcimento di 35.000 euro per i danni all’autovelox e tra i 1.200 e i 1.800 euro agli agenti feriti. Il cugino, complice nel danneggiamento del radar, rischia otto mesi di carcere con la condizionale.

Questa vicenda riaccende anche in Italia il dibattito sull’utilizzo degli autovelox. Criticati da molti come strumento per “battere cassa” dalle amministrazioni locali, gli autovelox sono spesso al centro di polemiche. In risposta a queste critiche, il ministro Matteo Salvini ha annunciato una riforma del Codice della Strada. Tra le novità previste, una riduzione del numero di autovelox e criteri di omologazione più rigidi per garantire che vengano utilizzati esclusivamente a fini di sicurezza stradale e non per fare cassa.