Patente: devi rifare 2 esami e corsi educativi, la B non basta più | Riforma del Codice della Strada
A seguito di alcuni tragici eventi di cronaca il dibattito politico si sta concentrando su una riforma importante del Codice della Strada.
Nelle ultime settimane l’Italia è stata attraversata da alcune tristi notizie riguardanti gli incidenti stradali. Diversi casi negli ultimi mesi hanno evidenziato quanto sia necessario in questo momento un intervento governativo per effettuare misure restrittive che mettano in sicurezza tutti gli utenti della strada – dagli automobilisti ai pedoni.
Non sono tardate le reazioni del Ministero dei Trasporti, che ha dovuto radunare idee e proposte celermente per far fronte ad una vera bufera mediatica – complice il fatto che il caso dell’incidente di Casal Palocco è stato così risonante da richiedere una risposta immediata.
Le proposte suddette si dividono fra misure preventive e misure punitive e prendono principalmente di mira i giovani neopatentati che, per forza di cose, sono meno esperti ed hanno probabilmente meno controllo sul proprio veicolo rispetto ad un guidatore con decenni di esperienza.
Nel bersaglio delle sanzioni finisce principalmente il consumo di sostanze alcoliche o stupefacenti combinate alla guida, viene proposta l’inserimento di una patente aggiuntiva apposita per le alte cilindrate e dei limiti temporali più dilatati per i neopatentati. La proposta preventiva principale è invece quella dell’educazione stradale, somministrata tramite dei corsi appositi che vorrebbero coinvolgere sia ragazzi che adulti.
Le sanzioni sono severissime: patenti revocate a vita
Il Ministero vuole calare il martello su coloro che consumano alcol o sostanze stupefacenti per poi mettersi alla guida. Per scoraggiare questi comportamenti sono state prese in considerazione delle sanzioni estremamente severe come multe salatissime, sospensione della patente e rimozioni di svariati punti patente.
In caso di incidenti gravi causati avvenuti sotto effetto di alcol o droghe potremmo addirittura subire una revoca della patente a vita. Queste misure così stringenti sperano di dissuadere il cittadino dallo sgarro e rendere di conseguenza le strade più sicure.
Misure preventive: corsi, limiti e patenti aggiuntive
Le proposte non si limitano però a punire i trasgressori, ma anche – e soprattutto – a prevenire che ve ne siano. Questi tipi di misure sono probabilmente le più importanti in quanto sono necessarie a sviluppare la coscienza civile che, più di ogni altra sanzione, cambierebbe davvero le cose.
Si è discusso dunque di alzare il limite temporale per l’accesso dei neopatentati a vetture con alte cilindrate. Ad oggi i neopatentati devono aspettare solo un anno per guidare qualsiasi auto, e questa soglia vuole essere aumentata a tre anni. Inoltre, il governo ha proposto l’organizzazione di corsi educativi per guidatori giovani e adulti che, in cambio della partecipazione, conferirebbero punti patente.
Infine, la proposta più controversa, è quella di inserire una patente apposita per le auto a grossa cilindrata. La patente B non sarebbe quindi più sufficiente a guidare mezzi come Lamborghini, Ferrari o Porsche, per i quali gli automobilisti dovrebbero conseguire una seconda patente – se la misura andrà in porto.