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Pneumatici squarciati, entro questa data puoi chiedere il risarcimento totale: lo dice l’articolo 14 del Codice della Strada | Lo sanno ancora in pochi

Rimborso pneumatici squarciati-Depositphotos-0-100.it
Rimborso pneumatici squarciati-Depositphotos-0-100.it

Il Cds in molte occasioni punisce gli automobilisti, ma in alcuni casi viene in soccorso. Come per esempio nel caso di pneumatici squarciati.

Purtroppo bisogna ammetterlo: in Italia chi possiede un’auto deve sempre tenere gli occhi aperti perché il danno è dietro l’angolo, e danno significa soldi da sborsare.

Alcuni danni sono affrontabili, come un graffio sulla carrozzeria, ma se per caso ci ritroviamo con pneumatici squarciati o bucati allora c’è da mettersi le mani nei capelli. 

Per fortuna il Codice della Strada viene in nostro aiuto e ci rimborsa il danno che abbiamo subito: l’articolo 14 del CdS lo dice chiaramente, ma pochi lo conoscono e quindi quasi nessuno si appella a questa legge.

Invece bisognerebbe sfruttare i vantaggi che il Governo ci mette a disposizione il più possibile, perché non è giusto pagare per qualcosa che è al di fuori del nostro controllo. Chiedi subito il rimborso. 

Pneumatici squarciati

Gli pneumatici squarciati sono una delle cose peggiori che possano capitare a un automobilista: con una gomma messa in quelle condizioni è impossibile muoversi in auto e bisogna sostituirla del tutto. Un danno del genere è un vero problema e per sistemarlo servono centinaia di euro. Una follia.

La prima cosa che viene in mente se si pensa agli pneumatici squarciati sono gli atti vandalici, ma nella maggior parte delle volte questo problema è causato dalle buche in strada. Ma chi paga per il manto ridotto a un colabrodo? Non più gli automobilisti, per fortuna. Ecco come chiedere il rimborso, ma dovete sbrigarvi.

Pneumatici squarciati
Buca in strada-Depositphotos-0-100.it

Come chiedere il rimborso

Nel caso i vostri pneumatici si rompano a casa di buche e altre condizioni stradali difficili, potete chiedere un risarcimento. La richiesta va fatta all’ente che si occupa della manutenzione della strada (comune, provincia o regione), ma deve contenere tutta la documentazione necessaria che attesta che il danno non era evitabile e che la colpa non ricade in alcun modo sull’automobilista. Se infatti avete rovinato le gomme perché stavate andando a una velocità troppo elevata o avete ignorato i cartelli che segnalavano la buca, allora il rimborso non ci sarà.

Se invece la buca non era segnalata o poco visibile, o i segnali di pericolo erano posizionati in modo errato, allora potete procedere con la richiesta di rimborso, ma soltanto dopo che avrete pagato voi per i danni. Vi serviranno poi le foto del danno e della buca, un documento con la valutazione del danno e ovviamente le fatture che attestano l’importo pagato. Se ci sono stati testimoni, tanto meglio: portando la loro testimonianza, avrete più possibilità di ottenere il rimborso. Attenzione alle tempistiche: potete chiedere il rimborso entro 5 anni dall’incidente. Se siete sicuri che la colpa non è vostra, procedete subito con la richiesta: non è giusto che paghiate per colpe altrui.