Posto di blocco, 285€ di multa per l’airbag: se non lo hai disattivato possono anche toglierti la patente | Fermati e controlla
Multa salata e sospensione della patente per chi non disattiva l’airbag. Bisogna controllare attentamente perché adesso ti beccano.
Quando si circola su strada, è fondamentale rispettare le normative del Codice della Strada, inclusi dettagli spesso trascurati come l’uso dell’airbag. Recentemente, si è diffusa la notizia che, durante i posti di blocco, le autorità possono infliggere una multa di 285€ se non si disattiva l’airbag.
Inoltre, in casi gravi, è possibile che venga anche sospesa la patente di guida. Ma vediamo nel dettaglio cosa prevede la legge. L’airbag è un dispositivo di sicurezza fondamentale, ma la sua disattivazione diventa obbligatoria, per evitare violazioni del Codice della Strada.
Se durante un controllo stradale, ad esempio un posto di blocco, gli agenti verificano che non hai disattivato l’airbag possono scattare pesanti sanzioni. La multa per questa infrazione ammonta a 285€, una cifra che può essere ridotta del 30% se pagata entro 5 giorni.
Tuttavia, in alcuni casi, l’infrazione può avere conseguenze ancora più gravi. Le autorità hanno il potere di ritirare temporaneamente la patente. Per evitare di incorrere in una multa e, peggio ancora, nel ritiro della patente, è importante seguire alcune semplici regole.
Normativa italiana sull’uso dell’airbag: quando va disattivato
L’airbag è un dispositivo di sicurezza fondamentale, ma esistono situazioni specifiche in cui la sua disattivazione diventa obbligatoria, per evitare rischi o violazioni del Codice della Strada. Se sul sedile anteriore è presente un seggiolino per bambini rivolto all’indietro, è indispensabile disattivare l’airbag frontale del passeggero. L’esplosione dell’airbag in caso di incidente potrebbe essere estremamente pericolosa per un bambino posizionato in un seggiolino in quella configurazione. Il Codice della Strada prevede che, in tali situazioni, la disattivazione sia obbligatoria, altrimenti si incorre in sanzioni.
L’airbag, se attivato, può causare gravi lesioni a un bambino in caso di attivazione durante un incidente, specialmente se viaggia in senso contrario di marcia. È sempre consigliabile posizionare il seggiolino sui sedili posteriori, considerati generalmente più sicuri. Il trasporto dei bambini in auto è regolato da normative precise per garantire la massima sicurezza dei più piccoli durante i viaggi. In Italia, queste regole sono obbligatorie e il mancato rispetto può comportare sanzioni.
Obbligo dell’uso dei seggiolini
Secondo il Codice della Strada italiano, i bambini devono viaggiare su appositi seggiolini fino al compimento dei 12 anni o fino al raggiungimento di un’altezza di 150 cm, a seconda di quale condizione si verifichi prima. L’uso del seggiolino è obbligatorio per tutti i bambini di altezza inferiore ai 150 cm, indipendentemente dall’età. Questa misura è essenziale per ridurre il rischio di lesioni in caso di incidenti, poiché le cinture di sicurezza standard degli adulti non sono progettate per proteggere i bambini in modo efficace. Solo un seggiolino omologato e adeguato alla loro corporatura può garantire la giusta protezione.
Il sistema ISOFIX è uno standard internazionale per fissare i seggiolini in auto. Consiste in punti di ancoraggio rigidi installati nel veicolo e negli attacchi del seggiolino, che permettono un’installazione sicura e più semplice rispetto all’uso delle cinture di sicurezza. In caso di mancato rispetto delle norme sull’uso dei seggiolini per bambini, il Codice della Strada prevede sanzioni amministrative. L’importo della multa può variare da 80 a 323 euro, a seconda della gravità della violazione. Inoltre, se il conducente non rispetta le regole per più di una volta in un periodo di due anni, può subire la sospensione della patente da 15 giorni a 2 mesi. Queste regole non sono semplicemente burocratiche, ma hanno lo scopo di proteggere la vita dei bambini in caso di incidente. Le sanzioni hanno dunque una funzione deterrente, ma anche educativa.