Posto di blocco, adesso aprono tutti i cofani: quello che cercano ti costa 400€ di multa | Nessuno è stato avvisato
Ci sono posti di blocco posizionati dappertutto per fare controlli, aprono il cofano e ti ritrovi con una multa oltre i 400€: come evitarla?
Non c’è niente di peggio della sensazione di ricevere una bruttissima multa quando si viene fermati per un controllo. Così la pensano molte persone, ma è un errore, perché qualcosa di peggio c’è: quando riceviamo una multa perché ce la siamo praticamente cercata. Quella è fra le emozioni peggiori che un automobilista possa provare.
Ci sono infatti delle leggi che molte persone ignorano e che quindi tendono a non rispettare, non sapendo che stanno correndo enormi rischi – dal punto di vista pecuniario – ogni volta che escono di casa e si immettono in strada. Se vieni fermato ed hai commesso un errore in particolare, potresti prendere oltre 400 euro di multa.
Come tutti sanno, ci sono dei periodi durante l’anno in cui i controlli si intensificano. Nell’ultimo periodo si è visto un incremento dell’attività di regolazione del traffico, soprattutto tramite dei posti di blocco che vogliono accertarsi che le auto in circolazione non abbiano questi particolari elementi nel cofano.
Ti chiederanno sicuramente di aprirlo e, se riscontrano l’errore, niente e nessuno ti toglierà la multa. I rischi però non finiscono qui: gli agenti accertatori potrebbero decidere di ritirare il libretto di circolazione ed ordinare una revisione forzata del veicolo. Devi sbrigarti a sistemare questo problema, o finirai nei guai.
I limiti del Codice della Strada
Il Codice della Strada stabilisce non solo cosa le persone – che siano automobilisti, ciclisti, pedoni o quant’altro – possano fare o non fare durante la circolazione, ma anche come le varie vetture debbano essere obbligatoriamente attrezzate. In particolare, il Codice dedica ben quattro articoli alla regolazione degli accessori non omologati.
A molte persone piace l’idea di personalizzare la propria auto con degli elementi aggiuntivi o sostitutivi che vi diano un tocco più sportivo o più elegante, ma non sempre questi oggetti sono omologati. Addirittura, alcuni automobilisti potrebbe incappare nell’errore semplicemente dopo la sostituzione di un pezzo, non sapendo neppure di star commettendo un’infrazione.
Modifiche e tuning
Con il nome di tuning ci si riferisce propria alla pratica di modificare l’automobile e, solitamente, renderla più sportiva esteticamente e tecnicamente. Questa procedura è però sanzionabile se non si rispettano le leggi sull’omologazione; tutto ciò che installiamo sull’auto deve esserlo. A partire da finestrini oscurati o marmitte rumorose, tutto deve essere stato prodotto da aziende autorizzate.
Gli elementi che vengono modificati più di frequente sono finestrini, marmitte, paraurti, minigonne, fari e cerchi, ma molte persone scelgono di ritoccare anche il motore. Se vieni fermato ad un controllo e gli agenti accertano che l’auto ha subito delle modifiche non documentate e/o omologate, rischi una multa di 422 euro, il ritiro del libretto e la revisione forzata.