Targa auto, adesso puoi scoprire se hai davanti un principiante: ecco il trucchetto svelato da poco | Ma non discriminate
Dalla targa dell’auto adesso potete scoprire anche se avete a che fare con un principiante, questo vi può salvare la pelle e il portafoglio.
Siamo stati tutti principianti alla guida, e sappiamo quanto possa essere stressante muovere i primi passi nel traffico. Tuttavia, quando ci troviamo alla guida in mezzo a un mare di veicoli, essere consapevoli della presenza di un principiante sulla strada può fare una grande differenza, non solo per la nostra sicurezza ma anche per quella dei nostri portafogli.
La buona notizia è che esiste un modo per capire se il conducente di un’auto è un neopatentato, semplicemente osservando la targa dell’auto. La sicurezza stradale è un tema di fondamentale importanza.
Gli incidenti automobilistici possono avere conseguenze devastanti, e la prudenza è una delle nostre migliori alleate. Saper identificare un conducente principiante può permetterci di adottare una guida più cauta e prevedere possibili errori che un neopatentato potrebbe commettere.
Secondo la legge italiana, i neopatentati devono apporre una “P” bianca su sfondo blu sul lunotto posteriore della loro vettura. Questo simbolo serve a indicare agli altri automobilisti che il conducente è inesperto e potrebbe avere bisogno di più spazio e tempo per reagire. Tuttavia, non tutti rispettano questa regola, rendendo difficile per gli altri conducenti sapere quando stanno condividendo la strada con un principiante.
Come scoprire se state avendo a che fare con un principiante
In Italia, il sistema delle classi di merito rappresenta uno degli elementi fondamentali nella determinazione del premio assicurativo per le polizze RC Auto e RC Moto. Questo sistema, introdotto nel 2004 dall’ISVAP (oggi IVASS), ha lo scopo di valutare il livello di sinistrosità di un automobilista e premiare i comportamenti virtuosi alla guida.
Le classi di merito si suddividono in una scala che va da 1 a 18: la classe 1 rappresenta il livello più virtuoso e comporta i premi assicurativi più bassi, mentre la classe 18 è riservata ai conducenti con una storia di sinistri più problematica e quindi più onerosa. In sostanza, il sistema delle classi di merito funziona come un meccanismo di premio-punizione: un automobilista che non causa sinistri vede la sua classe di merito salire, con conseguente riduzione del premio assicurativo, mentre un automobilista che causa incidenti vede la sua classe di merito scendere, aumentando il costo della sua polizza.
Un interessante aspetto del sistema delle classi di merito è la possibilità di ereditare la classe di merito di un familiare convivente. Grazie alla legge Bersani e alla RC Familiare, un neopatentato può stipulare la sua prima assicurazione RC Auto o RC Moto ereditando la classe di merito di un parente convivente, spesso il genitore, se quest’ultimo ha una buona classe di merito. Questo meccanismo è stato introdotto per agevolare i giovani automobilisti, che altrimenti dovrebbero partire dalla classe 14, spesso con premi assicurativi molto elevati.
Risalire alla classe con la Targa
A partire da luglio 2015, il Governo e le Autorità competenti hanno avviato il processo di digitalizzazione dell’attestato di rischio, il quale indica la classe di merito dell’assicurato e precedentemente era disponibile solo in forma cartacea. Ma come procedere senza avere l’attestato cartaceo per determinare la classe di merito? Questa informazione è fondamentale per stipulare una nuova polizza assicurativa, poiché la compagnia assicuratrice la utilizza per calcolare con precisione il premio da pagare nei successivi 12 mesi. Non esiste una procedura standard, ma tutte sono relativamente semplici: la prima consiste nel richiedere una copia dell’attestato di rischio, mentre la seconda permette di risalire alla classe di merito attraverso la targa del veicolo da assicurare.
Le classi di merito si basano sulla buona condotta dell’assicurato, incentivando una guida prudente e responsabile. Tuttavia, esistono delle eccezioni e delle regole interne che le compagnie assicurative possono applicare ai propri clienti. Per esempio, un giovane neopatentato non può ereditare la classe di un’assicurazione non più attiva. Inoltre, è possibile evitare l’applicazione del malus, ovvero la penalizzazione della classe di merito dopo un sinistro, pagando alla Consap l’importo liquidato dalla compagnia per l’incidente causato.