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VERTU: Via alla liquidazione dopo un (inutile) tentativo di salvataggio

TELEFONIA IMMOBILE. IL NOTO PRODUTTORE DI TELEFONI ULTRA COSTOSI – REALIZZATI A MANO E CON L’UTILIZZO DI MATERIALI PREZIOSI – NON HA RETTO LA CONCORRENZA DI AZIENDE CAPACI DI CUSTOMIZZARE AD ALTO LIVELLO I DISPOSITIVI PIU’ NOTI DEL MERCATO. IL ROLL-ROYCE DEGLI SMARTPHONE AVEVA UN PREZZO BASE DI OLTRE 10.000 EURO E POTEVA RAGGIUNGERE (CON L'”AIUTO” DELLE PIETRE PREZIOSE) QUOTA 40.000

E’ stato decretato il definitivo fallimento del brand VERTU, marchio di produttore di telefonia mobile (fondato da Nokia nel 1998 e ceduto nel 2012) noto per i prezzi fuori misura dei suoi prodotti. Secondo gli analisti, l’azienda non ha retto alla spietata concorrenza degli ultimi tempi e all’affacciarsi sul mercato di player capaci di offrire preziose e stravaganti customizzazioni ad alto livello (con l’uso esteso di materiali e metalli preziosi) di telefoni di brand conosciuti.

VERTU, già in cattive acque da molti mesi, all’inizio dell’anno era stata venduta dal suo proprietario cinese all’imprenditore turco Hakan Uzan, il quale si è trovato a risolvere la pesante situazione di un rosso di bilancio da quasi 130 milioni di Sterline. Uzan continuerà a mantenere la titolarità di brand, tecnologia e licenze.

Il business case di Vertu è stato tra i più inusuali del mercato: telefoni mobili realizzati a mano e con livelli di produzione molto bassi. Tra le caratteristiche più recenti introdotte sui suoi telefoni lo schermo protetto da un cristallo di zaffiro sintetico, soluzione che lo rende pressoché infrangibile (e inattaccabile ai graffi) ma molto costosa (la stessa Apple lo ha considerato per il suo iPhone ma ha successivamente abbandonato l’idea per i costi troppo elevati che avrebbe generato).