Addio al grande uomo dei motori: se ne è andato un pezzo di storia | L’incidente fatale
Il mondo dell’automobilismo è tanto affascinante quanto pericoloso e non sono poche le persone che hanno perso la vita in gravi incidenti.
L’automobilismo è un mondo che sa affascinare come pochi altri. Vi troviamo il trionfo della meccanica, lo sviluppo tecnologico, il rapporto fra uomo e macchina, l’abilità, il senso estetico e, a volte, anche sonoro. Ci sentiamo in sintonia con la nostra auto quando la guidiamo e per alcune persone questa sensazione vale tutto, tanto da dedicare la loro vita alle auto.
Di esempi di questo genere l’Italia ne è fortunatamente ricchissima, dato che la tradizione automobilistica, specialmente nel nord del Paese, è profondamente radicata ed apprezzata in tutto il mondo. Da produttori di auto a designer, da sportivi ad ingegneri, l’Italia sa cosa vuol dire automobilismo e quanto sia importante.
Purtroppo però l’automobilismo è anche altro, e le pagine oscure di questo mondo vengono scritte ogni giorno. Gli incidenti stradali sono una piaga che rende la guida di qualsiasi mezzo mai sicura al cento per cento, e sebbene le case automobilistiche stiano spingendo il piede sull’acceleratore della sicurezza, si deve fare ancora di meglio e gli incidenti non sono mai troppo pochi.
A volte il destino possiede un’ironia davvero crudele e le figure più apprezzate di questo incredibile mondo finiscono vittime dell’automobilismo stesso. Casi del genere ci sono stati nei motorsport come la Formula 1, ma anche sulle strade di tutti i giorni, con vetture di tutti i giorni, e la notizia di pochi giorni fa riguarda proprio una tragedia del genere.
Ci lascia l’imprenditore Pietro Cozzi
Pochi giorni fa l’Italia ed in particolare la Lombardia ha vissuto la perdita di una delle sue figure più importanti ed amate. Pietro Cozzi non era un pilota o un ingegnere bensì un imprenditore con un amore immenso verso l’automobilismo e verso uno dei marchi italiani più prestigiosi, Alfa Romeo.
Pietro Cozzi era lo storico gestore di diverse concessionarie Alfa Romeo nella provincia di Milano e nel 2015 aveva anche fondato il “Museo Fratelli Cozzi”, una raccolta di ogni modello Alfa Romeo dal 1950 ad oggi, questi accompagnati da oggetti e documenti correlati ad essi. Cozzi era sull’autostrada A26 insieme alla moglie Marisa Agliati proprio a bordo di una Alfa Romeo quando un incidente fatale li ha coinvolti. Cozzi aveva 88 anni.
Grande imprenditore e grande persona
La comunità di Legnano, comune dove Cozzi gestiva il suo concessionario, ha ricordato l’imprenditore. Il sindaco ne ha parlato come di una persona straordinaria, non solo con un grande talento negli affari, ma anche con una grande umanità e alla costante ricerca di novità ed innovazioni.
Il giorno del suo funerale gli alfisti della zona si sono riuniti ed hanno fatto rombare i loro motori per porgere un ultimo saluto a Pietro Cozzi, che per l’Alfa Romeo ha vissuto ogni attimo della sua vita, fino alla fine.