Audi R18 e-tron quattro: la vettura 2012 alla 24 Ore di Le Mans 2013
GIA’ 11 VITTORIE DAL 1999. L’AUDI SCHIERA ALLA 24 ORE DI LE MANS 2013 (22 – 23 GIUGNO) LA STESSA VETTURA DELLO SCORSO ANNO CON ALCUNI AFFINAMENTI TECNICI DOVUTI AI NUOVI REGOLAMENTI.
Alla 24 Ore di Le Mans 2013 la Casa dei 4 anelli porterà l’R18 e-tron quattro. La prima vettura ibrida della storia della classica francese ha vinto l’edizione 2012 (André Lotterer, Marcel Fässler e Benoît Tréluyer) ed è stata recentemente nominata tra le 10 vetture da corsa più importanti della storia della partecipazione alla 24 Ore.
E’ interessante notare come, dal 2006 a oggi, le evoluzioni del regolamento per i propulsori della 24 Ore di Le Mans abbiano seguito un percorso “peggiorativo”: flangia d’aspirazione ridotta del 34%, pressione di sovralimentazione dei motori turbo scesa del 4,7%. Il motore delle Audi per Le Mans è così sceso dai 650 Cv del 2006 ai 490 di oggi.
Ciononostante la potenza specifica dei propulsori è cresciuta da 118 a 146 Cv/Litro e, nello stesso tempo, il consumo si è ridotto di circa il 20%.
MOTORE TERMICO POSTERIORE, MOTORI ELETTRICI ANTERIORI
Il principio cardine della R18 e-tron quattro è il motore a combustione, che agisce sulle ruote posteriori, in abbinamento alla propulsione elettrica: è un V6 TDI 3.7. Rispetto all’anno scorso il restrittore d’aspirazione è più piccolo In questo modo la potenza è scesa a 490 Cv ma il valore massimo di coppia, 850 Nm, è rimasto invariato. Questo motore è abbinato a un turbocompressore con pressione massima a 2,8 bar.
Il propulsore termico è abbinato al gruppo motore-generatore elettrico sistemato sull’asse anteriore. Si tratta di una Motor Generator Unit (MGU) consistente in due motori elettrici sincroni a eccitazione permanente. Essi trasformano l’energia recuperata in corrente continua. Questa aziona una batteria a volano posizionata nella parte sinistra del cockpit, anch’essa in una posizione molto vantaggiosa per il baricentro. La corrente anima un volano in CFRP inserito in una camera a vuoto che gira fino a 45.000 giri e che produce corrente.
A velocità superiori a 120 km/h, l’acceleratore invia energia a un sistema che lo converte in corrente continua e anima i motori elettrici collegati con le ruote anteriori. I motori esprimono, complessivamente, oltre 217 Cv e azionano le ruote “in collaborazione” con quelle posteriori. Così, per breve durata, l’Audi R18 e-tron quattro viaggia con la trazione integrale.
Il motore e collegato alla scatola del cambio in CFRP rinforzata con titanio. La trasmissione è del tipo meccanico semiautomatico con 6 rapporti. L’intera struttura ha funzione autoportante ed è collegata alla monoscocca in CFRP e alluminio.
ALTRE MODIFICHE
Oltre al propulsore, l’Audi R18 e-tron quattro 2013 presenta alcune modifiche di aerodinamica e costruzione leggera. La vettura è equipaggiata con fari regolabili attivi a led “matrix beam” e retrovisore interno digitale in tecnica AMOLED (Active Matrix Organic Light Emission Diode).
Il peso complessivo, secondo Audi, è inferiore al limite imposto per la categoria LMP1 (915 kg). Durante la 24 Ore di Le Mans del 2012 il consumo medio dell’R18 è stato di 33,3 l/100 km di gasolio. La vettura è lunga 465 cm, larga 200 e alta 103. Secondo Audi, supera 330 km/h di punta massima.