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Auto elettriche, adesso arrivano le tasse obbligatorie: scordati di risparmiare come avevano detto | Passo indietro su bollo e non solo

auto elettrica - corporate+ - 0-100.it
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L’unico modo per risparmiare sulle tasse auto era comprare un’elettrica, ecco adesso te lo puoi scordare, si sono accorti che non entrano soldi.

Per anni, uno dei principali incentivi per l’acquisto di auto elettriche è stata la significativa riduzione delle tasse automobilistiche. Questi veicoli, visti come un baluardo della sostenibilità ambientale, hanno beneficiato di sussidi e agevolazioni fiscali in molti paesi, tra cui l’Italia.

Tuttavia, sembra che questa era stia per giungere al termine, poiché i governi si sono resi conto che le entrate fiscali stanno diminuendo drasticamente. Le agevolazioni fiscali per le auto elettriche sono state inizialmente introdotte per incentivare i consumatori a passare dai veicoli a combustione interna a quelli elettrici, meno inquinanti.

In Italia, queste agevolazioni hanno incluso l’esenzione o la riduzione del bollo auto, sconti sulle assicurazioni e altri incentivi economici. Tuttavia, con l’aumento della diffusione delle auto elettriche, le entrate fiscali derivate dalle tasse automobilistiche hanno iniziato a calare sensibilmente.

Le autorità fiscali e i governi locali, che contano su queste entrate per finanziare una vasta gamma di servizi pubblici, hanno iniziato a prendere misure per contrastare questa tendenza. Di fronte alla riduzione delle entrate fiscali, diversi paesi stanno considerando o hanno già implementato nuove politiche per riequilibrare le finanze pubbliche.

Impatti economici della transizione energetica

La transizione energetica, con il passaggio dalle vetture a motore a scoppio alle auto elettriche, rappresenta una sfida significativa per l’economia italiana. Infatti, l’aumento delle auto elettriche potrebbe causare una riduzione delle entrate fiscali provenienti dalle accise sui carburanti.

Nel corso del 2022, lo Stato italiano ha registrato, infatti, un introito di circa 31 miliardi di euro dalla vendita di benzina e diesel. La diminuzione di queste entrate richiederebbe dunque delle soluzioni alternative per compensare il bilancio pubblico, sollevando delle importanti questioni economiche e fiscali.

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Strategia fiscale e sfide europee

Il ministro delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, ha sottolineato la necessità di adattare la base imponibile in risposta all’elettrificazione del settore automobilistico. Durante il suo intervento, quindi, all’Automotive Dealer Day a Verona, ha evidenziato l’urgenza di ripensare la tassazione sui prodotti energetici, in linea con gli aggiornamenti normativi europei.

Giorgetti ha criticato l’Europa per la mancanza di una strategia industriale coordinata, affermando che gli obiettivi di elettrificazione al 2035 non stanno influenzando significativamente la domanda e l’offerta di veicoli elettrici. La riflessione su come evolvere la base imponibile è già in corso all’interno del governo, in risposta alle trasformazioni economiche in atto.