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Auto: questo modello va a fuoco se lo parcheggi qui | Controllo immediato

Auto elettriche in fiamme
Auto elettriche in fiamme

Le componenti delle auto elettriche, batterie in primis, sono ancora soggetto di continue ricerche per migliorare la loro sicurezza.

Le auto elettriche sono ancora nel vortice di innumerevoli test, discussioni, ricerche e miglioramenti. Da ben prima che l’Unione Europea ufficializzasse il blocco alle auto termiche a partire dal 2035 – di fatto sancendo la vittoria ed il futuro del mercato automobilistico elettrico – le varie case produttrici avevano aumentato gli investimenti in questa direzione ecologica.

Chiaramente, dopo il suddetto annuncio, sono esplose non solo le polemiche o le esultanze, ma anche nuove ricerche e nuovi sforzi per rendere quel futuro affidabile, performante e soprattutto sicuro. Ecco, la sicurezza è uno dei temi fondamentali quando si tratta di automobili. Non solo per quanto riguarda la loro circolazione, ma anche per l’affidabilità delle componenti.

Purtroppo per le auto elettriche, gli ultimi mesi hanno fatto registrare dei casi a dir poco spiacevoli, se non molto pericolosi, di batterie infiammate. Questo è accaduto principalmente quando le auto erano state sostate in garage o parcheggi sotterranei, situazioni in cui il potenziale danno causato dall’incendio aumenta a dismisura.

Le aziende che si occupano di sicurezza automobilistica ma anche di prevenzione agli incendi si sono subito gettate nello studio di qualche metodo per prevenire rapidamente gli eventuali incendi di batterie agli ioni di litio, ovvero quelle montate sulle auto elettriche. A spuntarla – finora – è stata l’azienda Fogtec grazie alla sua “nuvola di acqua”.

Fogtec e la “Water Mist” 

Fogtec è un’azienda tedesca che ha sviluppato un metodo di risposta rapida agli incendi che potesse prevenire lo sviluppo di qualsiasi situazione potenzialmente pericolosa. La loro idea si chiama Water Mist (in italiano, “nuvola di acqua” o “nebbia acquosa”) e consiste nell’utilizzo di tante piccole gocce d’acqua sparate contro la zona infiammata per penetrare il calore e spegnere velocemente l’incendio.

La Water Mist ha già ottenuto le certificazioni EN 14972 e VdS 3188 come misura di protezione antincendio ed è stata commercializzata; in Italia è distribuita dall’azienda Pierre Srl. Ciò che la Water Mist si propone di fare è localizzare velocemente la fonte dell’incendio (tramite appositi sensori) e bersagliarla con una nube di goccioline d’acqua ad alta pressione.

Un esempio di Water Mist in azione

Come la Water Mist previene le fiamme

La Water Mist si basa sulla nebulizzazione: alcuni ugelli atomizzatori producono piccole gocce d’acqua che, stando ai test, sono ben più efficaci a contenere il calore rispetto a grandi quantità d’acqua. La sfida degli incendi da batterie al litio sono i gas elettrolitici che questi sprigionano: le gocce d’acqua pressurizzata tra i 60 e i 200 bar penetrano nel calore e lo spengono dall’interno.

I test condotti da Fogtec sono stati di successo per quanto riguarda situazioni di grandi incendi causati da celle agli ioni di litio e moduli agli ioni di litio, che sprigionavano rispettivamente 397 Wh e 879 Wh. Tecnologie di questo tipo è proprio ciò che l’industria automobilistica elettrica ha bisogno per entrare a far parte della nostra quotidianità.