Carburanti: il report della Guardia di Finanza è raccapricciante, raggiri da miliardi | Stanno truffano tutti
Il caro carburanti mantiene salda la presa sulla nazione mentre i distributori cercano di raggirare le norme – a spese degli automobilisti.
Il caro carburanti non accenna ad allentare la sua morsa sui risparmi degli italiani. Questo incubo senza fine è scoppiato più di un anno e mezzo fa, a seguito dell’invasione russa in Ucraina, ed ha fatto schizzare il prezzo dei carburanti letteralmente alle stelle. In quel periodo del 2022 si registrava un costo della benzina al litro di ben oltre i 2 euro.
Dopo la batosta iniziale i prezzi erano cominciati a scendere in seguito dell’intervento del governo italiano e, sebbene rimanessero elevati, erano diventati decisamente più accessibili per tutti gli automobilisti. Quest’ultima estate invece, ormai quasi conclusa, è stata un ritorno dell’incubo che credevamo di esserci lasciati alle spalle.
Da diversi mesi a questa parte i costi dei carburanti hanno cominciato una risalita spaventosa che ha demolito i risparmi di tantissime famiglie. L’estate è la stagione delle partenze e delle vacanze, e tutti quelli che si sono affidati all’automobile non scorderanno molto presto il saldo dei carburanti. Il governo si prepara ad effettuare un nuovo intervento mentre la benzina al servito tocca di nuovo i 2 euro al litro.
Il primo piano governativo è stato quello di introdurre l’obbligo per i distributori di esporre non solo i prezzi locali, ma anche la media prezzi regionale per i vari tipi di carburanti. In questo modo l’automobilista di passaggio potrà confrontarli rapidamente e fare la scelta per lui più conveniente.
Il report della Guardia di Finanza
Non tutti rispettano le regole e la Guardia di Finanza è in costante vigilanza per stanare e punire i furbetti. Ricordiamo tutti le proteste dei benzinai per l’intervento governativo sopra citato, e di conseguenza in tanti hanno cercato di contravvenire a questa imposizione.
La Guardia di Finanza ha rilevato più di 650 irregolarità solo nel mese di agosto, un numero impressionante che comprende mancata esposizione dei prezzi o difformità fra i prezzi esposti e quelli applicati al momento del rifornimento. Tutte tecniche adottate per evitare attrarre gli automobilisti alla propria stazione grazie a dei prezzi apparentemente vantaggiosi.
L’impatto annuale del rincaro su una famiglia italiana
Il report ha calcolato anche quale sia l’impatto economico del caro carburanti su una famiglia italiana. Chiaramente è una valutazione media: ogni famiglia avrà necessità diverse, percorrerà distanze diverse ed acquisterà carburanti diversi. La cifra comprende non solo il costo dei rifornimenti, ma anche i sovrapprezzi causati dal rincaro sulle spese di tutti i giorni.
L’impatto economico del rincaro è di 417 euro annui per auto, spesa che va quindi ad aggiungersi a quanto spendessimo prima di questa impennata dei prezzi. Se si hanno due, tre o più auto il numero va chiaramente moltiplicato. Queste cifre rendono chiaro un contesto ormai non più sostenibile per troppi cittadini italiani.