Ciclisti fermati in massa, nessuno ha messo il dispositivo di legge: adesso la multa la becchi sempre | Meglio essere preparati
Adesso stanno fermando in massa i ciclisti che non hanno montato sulle proprie bici questo dispositivo, fioccano le multe. Preparati.
La cosa più rara che può accadere sulle strade italiane è sentir dire ad un automobilista, ciclista, pedone o chicchessia le seguenti parole: “ho sbagliato”. Complice il nervosismo della guida e della vita quotidiana, quasi tutti gli utenti dell’ambiente stradale sono solitamente molto convinti di avere la ragione dalla propria parte e di non cadere mai nel torto.
Se solo queste persone sapessero quante volte finiamo a infrangere il Codice della Strada senza nemmeno rendercene conto. Azioni abituali a cui non diamo peso possono nascondere pesanti responsabilità dal punto di vista della legge, ed ogni giorno rischiamo multe da centinaia di euro senza saperlo.
Non solo gli automobilisti, con i loro limiti di velocità superati, indicatori di direzioni non utilizzati e quant’altro, ma anche i ciclisti. Questi utenti sono molto frequenti nelle città, dove la bicicletta è un mezzo di trasporto tanto comodo e flessibile quanto favorevole dell’ambiente; ma anche su strade extraurbane, spesso per ragioni sportive.
I ciclisti, come tutti, devono sottostare alle regole del Codice della Strada basilari come i semafori o gli stop, ma non solo. Esistono degli articoli che fanno riferimento proprio ai comportamenti di coloro che si mettono alla guida di velocipedi, e che prevedono ovviamente delle sanzioni in caso di infrazione.
Tutto ciò che la legge richiede
La legge è molto chiara riguardo le componenti di cui una bici deve essere obbligatoriamente attrezzata. Si parte quindi con pneumatici, dispositivi di frenatura indipendenti, luci anteriori (bianche o gialle) e catadiottri sul retro, sui pedali e sui lati. Tutti questi elementi devono essere regolarmente omologati e funzionanti per garantire la sicurezza durante la circolazione a tutte le ore.
C’è però un ulteriore dispositivo che il Codice della Strada prevede per le biciclette e la quale assenza può fare la differenza fra un incidente ed una pacifica pedalata. Ora le forze dell’ordine vi sono molto attente, dunque è meglio prepararsi per evitare una multa da tre cifre.
Il dispositivo obbligatorio
Per assicurarsi che la circolazione delle bici – specialmente nelle zone urbane o su piste ciclopedonali – sia quanto più sicura possibile, questi mezzi devono obbligatoriamente essere muniti di campanello. Questo strumento viene troppo spesso ignorato, ma è di vitale importanza per garantire una segnalazione acustica efficiente.
Il campanello è utile a segnalare, appunto, il passaggio della bici in circostanze trafficate – sia che si tratti di auto che di pedoni. Allo stesso tempo il campanello può servirci per attirare l’attenzione su di noi in caso qualcosa di grave dovesse accaderci, e poter quindi ottenere una veloce assistenza. La multa per l’assenza di campanello (o un altro degli strumenti sopra citati) va da 26 a 102 euro.