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Concorso d’Eleganza Villa d’Este 2016: Best of Show alla Maserati A6 GCS Coupé Pininfarina del 1954

SEMO PUTENT! (SU Facebook L’AVEVAMO “CHIAMATA”)! VI RACCONTIAMO LA STORIA DELLA MASERATI A6 GCS COUPE’ PININFARINA INCORONATA BEST OF SHOW A VILLA D’ESTE. A VILLA ERBA ASSEGNATI ANCHE I PREMI DI CATEGORIA E IL DESIGN AWARD PER CONCEPT E PROTOTIPI: HA VINTO L’ALFA ROMEO DISCO VOLANTE SPIDER DI TOURING SUPERLEGGERA.

La domenica di Villa Erba ha proposto la seconda puntata dell’incanto del Concorso d’Eleganza Villa d’Este e, questa volta, per il grande pubblico. Sui prati della villa in riva al Lago di Como le 50 storiche e le 6 concept sono state ammirate per tutta la giornata e, durante la sfilata del pomeriggio, raccontate con passione e professionalità da Simon Kidston, uno dei maggiori esperti del settore. Al termine della sfilata, durante la quale sono stati assegnati i premi di categoria, le menzioni d’onore e i premi speciali, è stata decretata la più bella tra le 6 concept in concorso. Il Design Award per le concept e i prototipi è stato dunque dato all’Alfa Romeo Disco Volante Spider carrozzata Touring.

Nella serata di ieri, infine, è stato assegnato il Best of Show tra tutte le vincitrici di categoria: ha trionfato la Maserati A6 GCS Berlinetta Pininfarina del 1954.

MASERATI A6 GCS COUPE’ PININFARINA: LA STORIA E I NUMERI DI TELAIO

Nell’ambito del progetto “Sport 2000” ad opera della Maserati, concretizzatosi prima, nel 1948, nella A6 GCS nota anche come Monofaro e, successivamente, nella A6 GCS/’53 (terza assoluta alla Mille Miglia del 1954 – al volante Luigi Musso con il telaio 2078, numero di gara 500), sono da ricordare 4 coupé costruite da Pininfarina tra il 1953 e il 1955: uno distrutto, due trasformati in barchette, e uno solo (la vettura in concorso a Villa d’Este, sopravvissuto fino ai giorni nostri sempre come coupé.

TELAIO N.2056. Fu ordinato dal Conte Paolo Gravina nel dicembre 1953, e partecipò al Giro di Sicilia del 1954: poiché fu ab origine pensata come auto da corsa, fu confezionata pensando precipuamente all’utilizzo sportivo: non aveva presa d’aria sul cofano, era fornita di tergicristalli molto esili e la griglia del radiatore recava in grande visibilità l’emblema del tridente. L’auto, come si evince da una foto d’epoca scattata a Palermo poco prima della partenza, soffriva di problemi di perdite d’olio nella zona posteriore. In gara il conte Gravina fu vittima di un pauroso incidente, che fu fatale al suo copilota. Riportato in fabbrica, il rottame rimase dimenticato fino al 1991, quando l’allora presidente della Maserati Alejandro De Tomaso decise di riportarla agli antichi splendori anche se il risultato finale di un totale restauro, inspiegabilmente, non ci ha restituito una A6GCS Coupé Pininfarina originale al 100%. Nel 1996, De Tomaso mise l’auto all’asta presso la casa d’aste Brooks assieme ad una “Birdcage” e una “Eldorado”, ma le auto non furono vendute. Oggi è conservata nella collezione Museo Panini di Modena.

TELAIO n.2057. Fu presentata al Salone di Torino nella primavera del 1954 nello stand di Pininfarina in una eccezionale livrea di doppia tonalità di azzurro. Nel giugno successivo vinse un premio al concorso Internazionale di Eleganza a Roma. Ma poiché nelle competizioni la voga della carrozzeria chiusa conosceva rapido declino, nel 1955 fu trasformata in spider da Fiandri per conto della scuderia Centro-Sud di Guglielmo Dei. In questa occasione fu “rinumerata” con l’indicazione di telaio 2086. La carrozzeria coupé, fortunatamente, fu conservata dallo stesso Dei, il quale la rivendette negli anni ’60 a Corrado Cuppellini. Negli anni ’70 un collezionista italiano riacquistò la carrozzeria e, sul telaio n. 2070, ricostruì la Berlinetta di Pininfarina anche se semi-apocrifa.

TELAIO n.2059. L’esemplare esposto a Villa d’Este fu acquistato nell’aprile 1955 dal conte Alberto Magi Diligenti. Questi partecipò alla Mille Miglia (n° di gara 643) giungendo 109esimo. Dopo qualche tempo fu aggiornata con un motore tipo A6GCM Formula 2 e fu portata in America. Qui fu scoperta, negli anni ’70, e riportata agli antichi splendori. E’ la più originale delle 4 vetture prodotte.

TELAIO n.2060. Presentata al Salone di Parigi del 1954, fu assegnata alla Scuderia Centro Sud e dopo breve tempo ricarrozzata Spider da Fiandri come la n.2057. La carrozzeria Coupé, conservata, fu venduta a un certo Francesco Giardini di Ferrara, che la riutilizzò sulla sua A6 GCS/53 con telaio 2089 gravemente danneggiata in un incidente. La “ex-spider” 2089 trasformata in coupé prese la via degli Stati Uniti negli anni ’70. Qui fu eseguito un radicale restauro da parte di Boris Subbotin, un ingegnere di Tarzana, California. L’auto apparve in un articolo a lei dedicato sul numero di marzo 1980 della nota rivista Road & Track: la carrozzeria presentava una griglia rettangolare, paraurti, prese d’aria laterali con cromature, e un abitacolo modificato. Ritornata in Europa, entrò a far parte della collezione Rosso-Bianco (Ashaffenburg, Germania). Nel frattempo l’originale telaio (2060) venne acquistato sul finire degli anni ’70 dal conte Von Donhoff di Bad Tolz (proprietario per un certo periodo anche della Maserati 450 S s/n 4502, best of Show al concorso di Villa d’Este 2014), che tentò invano di acquistare la carrozzeria bicolore del telaio n° 2057. Alla fine si optò per una carrozzeria replica costruita in Inghilterra, verniciata in colore argento. Così è la 2060 ancora oggi, verniciata in colore argento.

I PREMI ASSEGNATI A VILLA D’ESTE

Best of Show: Maserati A6 GCS Berlinetta Pininfarina 1954
Coppa d’Oro Villa d’Este: Lancia Astura II Serie Berlinetta Castagna 1933
Trofeo BMW Group Italia: Lamborghini Miura SV 1971
Trofeo BMW Group Ragazzi under 16: Lancia Stratos Coupé Bertone 1975
Design Award for Concept Cars & Prototypes: Alfa Romeo Disco Volante Spider Touring Superleggera
FIVA Award with UNESCO Patronage, Best Preserved Vehicle: Alfa Romeo Giulietta SZ 1961
CLASS A, PRE WAR DECADENCE: Lancia Astura IV Serie Convertibile Pinin Farina 1937
CLASS B, PRE 1945 SUPERCARS: Lancia Astura II Serie Berlinetta Castagna 1933
CLASS C, SUR MESURE ET HAUTE COUTURE: Bentley T Speciale Pininfarina 1968
Mention of Honor: Rolls-Royce Phantom IV Sedanca de Ville Hooper 1952
CLASS D, PETITE PERFORMANCE: Maserati A6 GCS Berlinetta PininFarina 1954
CLASS E, DARING TO BE DIFFERENT: Fiat 8V Coupé Zagato 1955
CLASS F, CARS OF THE STARS: Ferrari 275 GTB/4 Berlinetta Scaglietti 1967
CLASS G, GT MAN IS BACK: Aston Martin DB 4 GT Zagato 1961
CLASS H, DRIVEN BY EXCESS: Lamborghini Countach “Walter Wolf” Bertone 1976
CLASS I, RALLY CARS: Ford Escort RS 1600 Saloon 1972

PREMI SPECIALI

Trofeo FIVA, best preserved pre war-car: Alfa Romeo RL Normale Coupé de Ville Farré 1925
Trofeo ASI, best preserved post war-car: Maserati 200 SI Barchetta Fantuzzi 1957
Trofeo BMW Group Classic, the most sensitive restoration: Bentley S2 Continental Fastback H.J. Mulliner 1960
Trofeo Rolls-Royce, most elegant Rolls-Royce: Rolls-Royce Phantom IV Sedanca de Ville Hooper 1962
Trofeo Vranken Pommery, the best iconic car: Bugatti 57 SC Atalante Coupé, Bugatti, 1937
Trofeo Foglizzo, best interior design: Dual-Ghia, Convertibile, Ghia, 1957, Arnold Stevens, US
Trofeo Auto & Design, most exciting design: Lamborghini, Athon Roadster Bertone 1980
Trofeo Automobile Club di Como, car driven from farthest away: AC Aceca Bristol 1956