Divieto di circolazione, da questa data di febbraio scatta la normativa: obbligatorio prendere i mezzi | Mazzata sulle vetture
Da questa precisa data di febbraio scordati di poter usare la tua vettura, conviene lasciarla parcheggiata e prendere i mezzi pubblici.
A partire da questa precisa data di febbraio, per utilizzare la propria vettura ci saranno degli ostacoli. Un divieto totale, apparentemente impensabile fino a poco tempo fa, scatta con l’entrata in vigore di una nuova normativa.
Scordati di prendere la tua auto, perché da oggi in poi, la scelta più saggia sembra essere lasciarla parcheggiata e affidarsi ai mezzi pubblici. Questo cambiamento drastico nel modo in cui ci muoviamo risveglia un senso di allarmismo e preoccupazione in chiunque sia abituato a guidare liberamente per le strade.
La normativa che entra in vigore da febbraio non è una semplice restrizione, e le ragioni dietro questa decisione apparentemente draconiana sono multiformi. Si tratta di un passo che sconvolgerà le abitudini di milioni di automobilisti.
Se pensi di poter trascurare questa nuova normativa, fallo a tuo rischio e pericolo. Non rispettare il divieto può comportare conseguenze significative, che vanno dalle multe salate alla confisca del veicolo. Segnati bene la data di inizio di questa regolamentazione, poiché ignorarla potrebbe metterti in serio pericolo legale.
Nuove regole per la circolazione
Il Ministero dei Trasporti ha recentemente emesso un decreto che introduce nuove disposizioni per regolare la circolazione dei veicoli con massa superiore a 7,5 tonnellate, utilizzati per il trasporto merci, veicoli eccezionali, o quelli con carichi eccezionali. Questa normativa si estende anche alle macchine agricole e ai trattori stradali, con un limite di peso calcolato sulla tara del veicolo, ovvero il peso totale meno il carico ammesso sulla ralla. Una delle principali restrizioni coinvolge il trasporto di merci pericolose delle classi 1 e 7, identificate nell’accordo internazionale ADR. Sono specificate alcune restrizioni aggiuntive nei giorni di febbraio, con divieti dalle 9:00 alle 22:00 per alcune domeniche.
Tuttavia, il decreto prevede alcune esenzioni e deroghe. Ad esempio, il divieto non si applica ai trasporti intermodali, neanche se effettuati oltre i confini nazionali. Inoltre, sono esclusi veicoli adibiti al trasporto di alimenti per animali di allevamento, veicoli in riparazione fuori dai centri abitati in cui ha sede l’impresa, e quelli in viaggio di rientro alla residenza dell’autista o alla sede dell’azienda entro 50 km al momento dell’inizio del divieto. Sono inoltre esentati i veicoli che trasportano dispositivi di protezione individuale, prodotti per la prevenzione del contagio e prodotti per l’igiene.
Tipologie merci trasportate non soggette a divieto
Il Ministero, guardando al 2024, ha anche aggiornato l’elenco delle tipologie di merci trasportate che non sono soggette al divieto, come specificato nell’articolo 8 del decreto. Come consuetudine, il decreto prevede diverse agevolazioni per i mezzi pesanti, a seconda della provenienza o della destinazione: i veicoli provenienti dall’estero, con documentazione adeguata sull’origine del viaggio e la destinazione del carico, godono di un posticipo di 4 ore all’inizio del divieto. Per i veicoli diretti all’estero, il termine del divieto è anticipato di 2 ore. Vaticano e San Marino sono considerati territorio italiano.
Posticipo di 4 ore per veicoli provenienti dalla Sardegna; anticipo di 4 ore per veicoli diretti all’isola; posticipo di 4 ore per veicoli che circolano in Sardegna (ma non provenienti dalla Sardegna); nessun divieto per veicoli diretti ai porti sardi per l’imbarco; posticipo di 4 ore per veicoli che circolano in Sicilia (non provenienti dalla Sicilia) dopo il traghettamento; nessun divieto per veicoli diretti ai porti siciliani per l’imbarco.
Deroga per veicoli da/per la Calabria che passano dai porti di Reggio Calabria e Villa San Giovanni, con posticipo di 2 ore all’inizio e anticipazione di 2 ore al termine del divieto; anticipo di 4 ore per veicoli diretti agli interporti di rilevanza nazionale; deroghe speciali per il trasporto intermodale, veicoli di enti come la Croce Rossa o la Protezione Civile, e per alcune tipologie di merci come giornali, farmaci e l’ATP.