Condividi

ESCLUSIVITA’ MECCANICA. I CONCETTI DI LEGGEREZZA E MODERNITA’ SI FONDONO PERFETTAMENTE NEL NUOVO CRONOMETRO FERDINAND BERTHOUD FB 1.4. QUEST’OROLOGIO, CASSA (44 MM) IN TITANIO, CINTURINO IN PELLE E FIBBIA IN TITANIO COMPRESO, PESA SOLO 80 GRAMMI.

Con cassa ottagonale in titanio da 44 millimetri di diametro e meno di 13 millimetri di spessore, il Cronometro FERDINAND BERTHOUD FB 1.4 è la declinazione più leggera del Cronometro FB.

L’orologio, impermeabile fino a 30 metri, è declinato in due versioni di quadrante, nero o argenté e lancette azzurrate. L’orologio sarà realizzato in due serie numerate e limitate a 20 esemplari ognuna.

Le anse, in titanio grado 2, sono fissate alle carrure attraverso due pulsanti stilizzati in titanio brunito da dove parte il cinturino in pelle di alligatore double face nera, cucito a mano con fibbia déployante in titanio a due lame.

Il fondello aperto a vite è dotato di un vetro zaffiro antiriflesso con vista sul movimento.

IL QUADRANTE

Il quadrante è realizzato in ottone microbillé con trattamento galvanico nero e lacca (FB 1.4-1) o in ottone argenté satinato verticale (FB 1.4-2).

Ore e minuti sono decentrati a ore 12 all’interno di un quadrante ausiliario. Quest’ultimo è scandito da numeri arabi indicati da lancette traforate in oro bianco (FB 1.4-1) o azzurrato (FB 1.4-2).

Un’altra finestra del quadrante svela la ruota che porta la gabbia del tourbillon 60 secondi (67 componenti all’interno di una gabbia in titanio di 16,55 mm di diametro, fissata a un arco in acciaio a forma di freccia azzurrata) e la ruota dei secondi, entrambe azzurrate. Al centro si trova, in una posizione inconsueta per un tourbillon, la lancetta dei secondi in bronzo azzurrato. Il ponte del tourbillon a forma di freccia, in acciaio inox, è anch’esso azzurrato.

Sul quadrante, protetto da vetro zaffiro concavo, bombato e antiriflesso, è riportata l’incisione “Chronomètre Val-De-Travers Suisse”. L’autonomia di marcia è indicata da una freccia che punta in corrispondenza delle parole “HAUT” (alto) e “BAS”(basso).

IL CALIBRO

Il suo cuore meccanico pulsante è il calibro a carica manuale FB-T.FC-2. Certificato cronometro dal COSC, è, con i suoi 7,96 millimetri di spessore, il più piatto della sua categoria.

Il movimento sfoggia complicazioni che traggono spunto dai cronometri da marina che Ferdinand Berthoud realizzava nel XVIII secolo e dispone di ponti di zaffiro anglé che, chiusi da pilastri in titanio lucido, oltre a lasciar passare la luce in profondità mettono in risalto l’intero movimento, in particolare la trasmissione a fuso e catena e, per la prima volta, il cono mobile della riserva di carica.

Il dispositivo d’indicazione della riserva di carica, oggetto di una domanda di brevetto, prevede un cono tronco che sale e scende su una vite senza fine, collegata al bariletto. Su questo cono sospeso è collocato un sensore, un braccio che termina con un rubino, la cui posizione sul cono riflette lo stato della carica. Il sensore è a sua volta collegato alla lancetta della riserva di carica, la cui scala graduata “0_1/4_1/2_3/4_1” è incisa sulla stessa platina, azzurrata e visibile attraverso la finestra del quadrante. Sul quadrante l’autonomia è indicata da una freccia che punta in corrispondenza delle parole “HAUT” (alto) e “BAS”(basso).

Particolarità del calibro FB-T.FC-2, con platina, ponti intermedi in alpacca rodiata, grande bilanciere a inerzia variabile (21.600 alternanze/ora) e spirale regolante auto compensatrice realizzata in una lega inossidabile con curva Philips, sono il bariletto e il fuso che sono entrambi rovesciati con la testa rivolta verso il basso e sospesi, mantenuti da un lato solo. Grazie a quest’architettura, oggetto di una richiesta di brevetto, è possibile risparmiare qualche prezioso millimetro.

LA TRASMISSIONE A FUSO E CATENA IN PILLOLE

La trasmissione a fuso e catena rappresenta la soluzione più antica per ottenere una forza costante a livello dello scappamento. Questo sistema agisce come una cassa di demoltiplicazione automatica. Secondo il livello di carica, infatti, la coppia rilasciata dal bariletto varia. Quando il movimento è completamente carico (53 ore di autonomia), la catena si trova interamente avvolta sul diametro piccolo del fuso. La molla del bariletto dispone, a questo punto, della sua potenza massima. La forza diminuisce man mano che il tempo passa mentre la catena si avvolge sul tamburo e passa dal piccolo al grande diametro del fuso. La variazione del diametro del fuso compensa, a questo punto, la riduzione della coppia alla molla del bariletto. Così facendo, lo scappamento riceve un’energia costante a tutto vantaggio dell’equilibratura dell’ampiezza del bilanciere e della precisione cronometrica del movimento.

Quando la molla motrice è associata a un fuso, il tamburo del bariletto ruota in un senso durante la fase in cui la molla si scarica, e nell’altro durante la carica, e ciò garantisce l’avvolgimento della catena. Durante la carica di questo tipo di meccanismo, generalmente il movimento si arresta. Per ovviare a tale effetto, il calibro FB-T.FC-2 è provvisto di un ingranaggio differenziale oggetto di una richiesta di brevetto. Questo permette al bilanciere di continuare la propria oscillazione durante la carica e di conservare le proprietà cronometriche del movimento.
Il meccanismo di carica è provvisto di un pignone di carica a dentatura conica che consente una carica fluida del movimento grazie anche alla generosa corona zigrinata con funzione dinamometrica realizzata in titanio con un medaglione in ceramica nera.