Home » NOVITA’: Ferrari 499P, tornano i Prototipi di Maranello

NOVITA’: Ferrari 499P, tornano i Prototipi di Maranello

IL RISVEGLIO DEI GIGANTI. LA FERRARI 499P E’ LA LE MANS HYPERCAR CHE “RIAPRE” AL CAVALLINO L’ESPERIENZA NEL MONDIALE SPORT-PROTOTIPI (OGGI ENDURANCE). MOTORE V6 BITURBO IBRIDO, TRAZIONE INTEGRALE, 950 CAVALLI. DEBUTTO ALLA MILLE MIGLIA DI SEBRING L’11 MARZO 2023 CON OBBIETTIVO LA 24 ORE DI LE MANS.

L’ultima P ufficiale su una Ferrari è apparsa sulla P4/5 di Pininfarina sviluppata su base Enzo per il collezionista Jim Glickenhaus. Prima di lei l’ultima “P” da corsa è stata la 312 PB del 1971 (con V12 di 180° progettato da Mauro Forghieri), a sua volta erede della favolosa 312P del ’69 (secondo molti fu più affascinante della stessa 330 P4).

La 499P prenderà parte al World Endurance Championship 2023 che inizierà l’11 marzo a Sebring in occasione della “Mille Miglia”. Dopo cinquant’anni, quindi, la Casa di Maranello, riprende l’impegno nelle competizioni Sport-Prototipo che ha dominato dalla fine degli Anni 40 e fino all’esplosione della Porsche 917.

La Ferrari 499P è la risposta di Maranello al nuovo regolamento tecnico relativo alla classe Hypercar emanato da FIA (Fédération Internationale de l’Automobile) e ACO (Automobile Club de l’Ouest). Ferrari ha scelto lo sviluppo di una Le Mans Hypercar (LMH) che interpreta la pista come terreno ideale per la sperimentazione di soluzioni tecnologiche d’avanguardia da adottare sulle vetture stradali.

Il progetto della nuova Ferrari da corsa con ruote coperte è stato ideato dal Reparto Attività Sportive GT guidato da Antonello Coletta e con la direzione tecnica di Ferdinando Cannizzo, responsabile dello sviluppo di vetture da competizione GT e Sport.

TECNOLOGIA IBRIDA

La classe Le Mans Hypercar è animata da modelli con tecnologia ibrida e peso non inferiore a 1.030 kg. In questa categoria la nuova 499P andrà allo scontro diretto con la Porsche 963, la Peugeot 9X8, Toyota e Cadillac.

La tecnica della primizia sportiva di Maranello parte da un classico telaio monoscocca in fibra di carbonio al quale è agganciato il motore a combustione con funzione portante. Le sospensioni prevedono un classico schema con doppi triangoli sovrapposti e gruppo molla-ammortizzatore di tipo Push-rod.

MOTORE

La parte più interessante è, naturalmente il motore: la nuova Ferrari del Mondiale WEC monta un 6 cilindri biturbo sistemato in posizione posteriore-centrale ed erede del propulsore montato sulla 296 GTB stradale. Eroga 500 kW pari a 680 Cv. La seconda parte del powertrain è l’unità elettrica, un motore con 272 cavalli di potenza e alimentato da un pacco batterie con riserva di carica ulteriormente accresciuta dalla frenata rigenerativa. Sommando 680 cavalli dell’unità a combustione con gli oltre 270 del motore a batterie si ottiene una potenza complessiva di oltre 950 cavalli. Motore posteriore con cambio a sette marce e propulsione elettrica anteriore determinano un layout con quattro ruote motrici.

LO STILE

Il design della Ferrari 499P è funzione pura essendo cruciale il paradigma dell’efficienza. Tuttavia per la definizione delle forme di carrozzeria il progetto del prototipo Ferrari ha ricevuto il supporto del Centro Stile diretto da Flavio Manzoni.

La carrozzeria è il risultato di una attenta e minimale “vestizione” della sua poderosa meccanica con un “velo” di fibra di carbonio che definisce uno stile senza dubbio futurista ma con richiami al glorioso passato e alla genealogia delle Ferrari “P”.

Il piccolo frontale è piatto e affilato, contraddistinto da un profondo spoiler anteriore che incanala aria sul fondo. Difficile vedere, a onor del vero, una forma ben definita in quelle sottili linee di luce al laser. Il pensiero corre ai grandiosi fari carenati delle 330 P3, P4 e 312P della seconda metà degli Anni 60 ma, ca va sans, dire, sulla 499P dominano l’efficienza e l’aerodinamica. Anche i passaruota sono “aperti” sulla parte sommitale per permettere ai flussi di procedere sui fianchi verso i radiatori di raffreddamento e le batterie del motore elettrico. Sul tetto si nota il grande airscoop che accoglie l’aria di raffreddamento per il V6 biturbo.

CODA IMMENSA ED EVOCATIVA

È senza dubbio il posteriore l’area più emozionante della 499P e dove la tecnologia di Maranello trasforma benzina ed elettricità in una forza di oltre 950 cavalli. Le gigantesche ali stabilizzano il largo posteriore, decorato con una sottile fila di luci larga quanto l’intera coda. Senza l’enorme superficie aerodinamica sembra di scorgere nello sbalzo posteriore un richiamo alle gloriose Ferrari P di fine Anni 70.

I numeri di gara utilizzati da Ferrari sulla 499P saranno il 50 e il 51. La nuova macchina sarà gestita in partnership con l’AF Corse che ha ottenuto molti successi nelle competizioni di durata in classe GT2 fin dalla 430.

Autore: Alvise-Marco Seno