
FERRARI FRUSTRATION RELOADED. DOPO PRESTON HENN, UN ALTRO APPASSIONATO FERRARI VIENE DEPENNATO DALLA LISTA DEGLI ASPIRANTI ALLA LAFERRARI APERTA. “TROPPO CASINISTA ED ESIBIZIONISTA” DICE UNA FONTE VICINA A MARANELLO.
Nella corsa all’accaparramento di vetture Ferrari non esistono freni. Chiunque potrebbe essere disposto a fare qualsiasi cosa pur di entrare in possesso di una serie speciale costruita a Maranello. Figuriamoci una LaFerrari Aperta.
E’ successo nuovamente – dopo il famoso caso del collezionista Preston Henn, che fece causa all’azienda per avergli negato l’acquisto di un esemplare della spider su base LaFerrari – e ancora con protagonista la stessa vettura.
David Lee, conosciuto collezionista di rosse e molto attivo sui social, ha una collezione di tutto rispetto. Recentemente ha ritirato una F12 TDF e, oltre a pressoché tutti i modelli della produzione recente, possiede una 250 GTL Competizione e una monoposto di F1 guidata da Michael Schumacher. Ma, soprattutto, è il fortunato possessore di tutti i modelli top della produzione degli ultimi 30 anni: 288 GTO, F40, F50, Enzo e LaFerrari. Quest’ultima – va osservato – l’ha acquistata da un collezionista poiché anche in questo caso Ferrari ha rifiutato di vendergliela direttamente.
Non è tuttavia stato abbastanza per entrare nella lista degli aspiranti acquirenti di una LaFerrari Spider. Il collezionista americano ha infatti “provato” ad acquistare un esemplare, sicuro che la qualità della sua collezione sarebbe stato il miglior biglietto da visita possibile. Invece no! Ferrari ha rifiutato. Deluso e amareggiato per il diniego ricevuto da Ferrari, David Lee ha raccontato tutto al Los Angeles Times.
Da Maranello non arriva nessun commento sull’accaduto ma una fonte vicina all’azienda afferma che tutto sarebbe dipeso dal comportamento di Lee stesso. La Casa Madre, infatti, non approva l’esagerata pubblicità che questi fa della sua passione. “L’azienda non gradisce la visibilità che Lee dà all’azienda. Ferrari non gradisce tutto questo clamore, al contrario di Lee” – sembra avesse detto questa fonte anonima.
Pronta la risposta del deluso collezionista: “Il mio amore per il Ferrari e il piacere che traggo dal condividere la mia collezione con il pubblico fa solo bene al marchio. Se l’azienda è convinta che questa sia solo auto-promozione, non posso farci niente“.