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Garage Italia: Lapo Elkann e Carlo Cracco inaugurano la nuova sede Streamline di Milano

RISPETTARE L’IDENTITA’ STORICA PROIETTANDOSI NELLA CONTEMPORANEITA’. LAPO ELKANN HA INAUGURATO LA NUOVA SEDE A MILANO DI GARAGE ITALIA CHE SI TROVA ALL’INTERNO DELL’EX STAZIONE AGIP SUPERCORTEMAGGIONE DI PIAZZALE ACCURSIO. L’EX STAZIONE DI BENZINA DEGLI ANNI 50, CARATTERIZZATA DAI BORDI ARROTONDATI DI DUE ENORMI TETTOIE, E’ UN ESEMPIO DI STREAMLINE MODERNO.

Dopo anni di abbandono e decadenza, l’iconica ex-stazione Agip Supercortemaggiore in Piazzale Accursio a Milano, restaurata dallo studio aMDL, ritorna a risplendere. Lapo Elkann l’ha infatti trasformata nel quartier generale di Garage Italia.

Con l’apertura del nuovo headquarter, Garage Italia si propone come piattaforma creativa in grado di sviluppare progetti, prodotti ed esperienze personalizzate per Brand, Aziende e clienti privati. La contaminazione di stili e linguaggi, il superamento delle barriere tra il mondo del fashion, del design e dell’arte sono alla base della nuova strategia del Brand, creato e diretto da Lapo Elkann, che si pone l’obiettivo di ridisegnare lo stesso concetto di “su misura”. L’intero progetto evoca l’atmosfera originaria dell’officina meccanica e la proietta nella modernità del XXI secolo con grande attenzione verso la sostenibilità.

Lapo Elkann ha dichiarato:”… Milano ha l’onere e l’onore di rappresentare l’ammiraglia del rinascimento italiano nel panorama globale, relazionandosi attivamente con gli altri centri culturali e imprenditoriali nel mondo. Ed è per questo motivo che ho voluto realizzare uno spazio per condividere, creare e assaporare il meglio del nostro paese, riunendo sotto lo stesso tetto le eccellenze italiane nel settore della creatività, del design, del motion e del food”.

Aperta ogni giorno dalle 9:30 alle 2:00 di notte, la sede di Garage Italia accoglierà personaggi visionari, anticipatori delle tendenze del domani e amanti dello stile e della bellezza in ogni sua forma portando nuova linfa al quartiere Portello. All’interno, i suoi 1.700 mq si distribuiscono verticalmente su due piani fuori terra e un piano interrato.

L’edificio è stato oggetto di un meticoloso intervento per riportare gli esterni al colore originale. Tutte le tessere in ceramica del mosaico che rivestivano la superficie curva delle due tettoie, così come le facciate esterne, sono state pulite e restaurate. A perimetro delle ali sono state installate due file di neon, riposizionate esattamente come lo erano negli Anni 50. Queste, vero e proprio elemento architettonico che valorizza la forma aerodinamica dell’edificio, catalizzeranno l’attenzione sulle sue linee futuristiche.

Sopra la linea del tetto, gli alti pennoni ricalcano il disegno di quelli originali e sono il supporto della nuova insegna di Garage Italia.

Subito dopo la porta di ingresso, che riprende la vetratura originale degli Anni 50, un’enorme nuvola composta da oltre 1.100 modellini di autovetture sospese sull’area bar, accompagna il visitatore verso l’anima di Garage Italia Custom: la fucina dei progetti tailor-made di personalizzazione.

Il fulcro dell’attività dell’hub creativo di Garage Italia prende vita all’interno della Materioteca, un luogo ispirazionale dove le idee si trasformano in realtà e dove è possibile toccare con mano tutti i materiali che saranno utilizzati per la realizzare il proprio sogno di personalizzazione. Sulla parete di fondo una libreria mostra infatti la qualità e la ricchezza cromatica delle lamiere verniciate, dei tessuti e delle pelli disponibili.

Gli ambienti sono caratterizzati dal blu delle pareti e dalle divisioni interne realizzate con strutture industriali in ferro grezzo. La pavimentazione è in cemento nero. Gli arredi, realizzati su disegno, riprendono uno stile industriale e sono arricchiti da raffinati dettagli costruttivi ripresi dal mondo delle auto, delle barche e degli aerei, come i gradini utilizzati per le scale, ottenuti con un calco di pneumatici.

Un’area dedicata è stata inoltre allestita per tutti gli appassionati di auto e i piloti professionisti che avranno la possibilità di “guidare in pista” una Ferrari grazie al simulatore professionale e iperrealistico – la scocca proviene da un telaio originale Ferrari e l’abitacolo è riprodotto in ogni singolo dettaglio- e al supporto di un istruttore personale.

Infine per tutti gli amanti del brand lo shop del Piano Terra permetterà di acquistare esclusivamente dei pezzi unici che potranno essere personalizzati e che faranno parte di edizioni in serie limitata realizzate in collaborazione con brand d’eccellenza.

Su piano superiore si trova il ristorante Garage Italia Milano, curato dallo Chef Carlo Cracco, che occupa un’unica grande sala a forma trapezoidale affacciata su piazzale Accursio.

La carrozzeria di una Ferrari 250 GTO è stata trasformata in una cocktail station mentre sul soffitto spicca la sagoma di una vera pista elettrica giocattolo (35 metri di legno con inserti in acciaio) con 22 mini modelli di Formula 1, comprese due Ferrari volutamente posizionate vicine al traguardo.

Nove sedili Ferrari Daytona e due sedili della Ferrari 599 sono diventati delle poltrone e infine il divano è stato creato ispirandosi alla storica Ferrari di Gianni Agnelli.

L’ampia terrazza esterna è perimetrata da quinte di vegetazione tropicale. Sulla punta estrema della terrazza, vi è un piccolo spazio, il “Riva Privèe”, disponibile solo su prenotazione e allestito come il famoso motoscafo Aquarama: pavimentazione in legno di mogano e divanetti rivestiti da materiali nautici nei colori iconici, bianco e azzurro, del brand nautico italiano.

Anche i servizi igienici non potevano essere da meno. Scendendo al piano -1 ci si trova davanti a due porte in teak, donne e uomini, che catapultano l’ospite all’interno di una barca Riva, con lavandini e sanitari in acciaio di color rame e il teak protagonista per pavimento e pareti. Su quest’ultime sono appese immagini storiche e contemporanee dei motoscafi Riva.

LA STORIA IN PILLOLE DELLA STAZIONE AGIP SUPERCORTEMAGGIONE DI PIAZZALE ACCURSIO

Commissionata nel 1952 all’architetto Mario Bacciocchi da Enrico Mattei, la stazione Agip fu completata nel 1953 e diventò immediatamente un tempio dell’automobile frequentato dai tanti automobilisti che, nel weekend, si spostavano sulla Milano-Laghi. La stazione ospitava, oltre al piazzale esterno per il rifornimento di carburante, un ampio spazio commerciale al piano terra dove erano presenti un bar, gli uffici, un’area di attesa e un’officina
per il lavaggio e la manutenzione della automobili.

Attiva fino alla metà degli Anni 80 e parzialmente negli Anni 90, la stazione testimonia una fase importante dello sviluppo economico e sociale del dopoguerra in cui l’attenzione architettonica era rivolta anche agli edifici industriali e di servizio. Sorge su un lotto triangolare definito dall’intersezione di due viali che ne ha determinato la forma architettonica. La prospettiva più suggestiva si ha percorrendo viale Certosa verso nord, le due grandi tettoie orizzontali trasformano il vertice del triangolo in una curva che si proietta in avanti attraverso un arditissimo sbalzo.