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Lola Motorcars non ce la fa: l’azienda è fallita

MELKUS, ARTEGA, GUMPERT E ORA LOLA. LA STORICA FACTORY INGLESE NON E’ RIUSCITA A TROVARE UN COMPRATORE.

CCW Recovery Solutions, società che dallo scorso maggio ha curato l’amministrazione controllata di Lola Cars (fondata nel 1958 ad Huntingdon) ha dichiarato di non essere riuscita a trovare un investitore adeguato.

La società britannica che cura aziende in dissesto ne ha quindi dichiarato il fallimento. 55 lavoratori della Lola non hanno trovato un reinserimento e saranno lasciati a casa.

Un’altra società del Lola Group, Lola Composites, è attualmente ancora alla ricerca di un compratore per garantire un futuro ai 23 dipendenti che costituiscono la forza lavoro dell’azienda.

Dalla GT40 a fornitore di telai per LMP1 e LMP2
Se non ci fosse stata la Lola GT MK6 certamente non sarebbe mai nata la Ford GT40. Ma il marchio Lola è noto, a più ampio raggio, per aver militato in praticamente tutte le categorie automobilistiche a partire dal 1962 alternativamente come marchio costruttore e come fornitore di scocche.

Risale a quell’anno, infatti, la prima esperienza in Formula 1, quella che è rimasta anche la più fruttifera in termini di punti per il Campionato grazie a piloti del calibro di John Surtees e Roy Salvadori. Le annate successive non hanno portato risultati esaltanti. Ciononostante Lola ha continuato a fornire telai fino al 1997 anno dell’ultima esperienza con la  Mastercard Lola con motore Ford Zytek V8 (guidata da Vincenzo Sospiri e Riccardo Rosset). Nel 2010 tentò di rientrare in Formula 1 ma il tentativo non ebbe seguito. Parallelamente entrò in gara con Dallara per la fornitura di telai alla IRL americana ma senza successo.

Nell’ambito delle monoposto, la Lola ha militato anche in molte serie minori: Formula 2, Formula 3000, Euroserie 3000,  Formula 5000 e nei campionati americani. Ed è nella nota 500 Miglia di Indianapolis che il marchio inglese ha collezionato numerosi successi, sia come marchio costruttore (Graham Hill, ad esempio, vinse l’edizione ’66 a bordo di una Lola), sia, ancora una volta come fornitore.

L’attenzione della Lola nel settore delle vetture Sport ha portato alla nascita della leggendaria MK6 GT, una delle prime auto al mondo con motore posteriore-centrale. Ma, soprattutto, la Lola T70 presentata nel 1965 e prodotta fino al 1968. Di essa, in particolare la versione MKIII, Lola aveva a listino negli ultimi anni la MK3 B Continuation, sviluppata per le gare storiche e identica alla versione costruita negli anni 60.

Il business moderno della Lola si è specializzato nella costruzione di scocche in fibra di carbonio, coupé e barchetta, per i clienti privati. Numerose le collaborazioni importanti (con Lotus, con Aston Martin) e i modelli a catalogo “personalizzabili” a piacere a scelta del cliente: Lola B12/60 LMP1 Coupe, Lola B12/80 LMP2 Coupe, Lola B12/80 LMP2 Coupe, Caterham-Lola SP/300R.