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Marchionne sprona la squadra Ferrari di F1. In arrivo una F12 in serie ultralimitata per il mercato americano

1) A MMARCHIO’… NUN TE CREDE NESSUNO! 2) MONTEZEMOLO HA LE APPARIZIONI DI ENZO FERRARI (LA VERGINE MARIA E’ POCO FERRARISTA!) 3) IN ARRIVO UNA SERIE SPECIALE I 10 ESEMPLARI DELLA F12 PER I 60 ANNI DI FERRARI USA (2,5 MILIONI DI EURO): BLUE NART?

NELLA CONFERENZA STAMPA DI IERI A MARANELLO, DUE MAMBA “ROSSI”: TROMBATORE E TROMBATO, L’UNO A FIANCO ALL’ALTRO, SI TIRANO CALCI CON GENTILEZZA ACCOMPAGNANDOLI CON SORRISI E DELICATE ALLUSIONI, PROBABILMENTE RECITANDO UN’OTTIMA PARTE. IL PUNTO E’, PER I 7 MILIARDI DI FERRARISTI, CHE COSA SUCCEDERA’ ADESSO.

Alla conferenza stampa di Maranello di ieri, Marchionne saluta da nuovo boss, Montezemolo dice addio. Il primo si “Montezemolisce” d’improvviso ed è perentorio: “Bisogna dare credibilità alla Ferrari in pista, sono fissato. Bisogna tornare lì. Questo darebbe un sostegno al resto della Ferrari, e va oltre ad ogni tipo di vettura che possiamo fare. Vincere in pista non è negoziabile. Ma non ho il minimo dubbio che ci riusciremo. Arrivare secondi non fa bene alla Ferrari“.

E così come venerdì scorso disse che “l’uscita di Montezemolo non è in agenda”, così ieri ha ribadito: “Per la gestione sportiva — ha chiarito Marchionne — c’è Marco Mattiacci. Non mettiamo in dubbio i ruoli, queste non sono le elezioni. Mattiacci è il capo, basta“. Stupisce tutta questa fiducia al manager ex numero uno di Ferrari USA uno che (mica colpa sua!) sa di Formula 1 come Hitler sapeva di sacramenti cristiani.

CHE FARA’ ALONSO?

Fernando Alonso, oltre alla perdita di Montezemolo, ha subito quella, molto più grave, di Emilio Botin, il presidente di Banco Santander, suo sponsor per l’ingresso in F1 e sponsor della stessa Ferrari. Si dice che questo avrà delle ricadute commerciali.

Fernando Alonso, del resto, non si lascia scappare alcuna dichiarazione ottimistica per il 2015. Mentre i due mamba rossi, ieri, hanno dichiarato che al 100% la Ferrari non vincerà nessuno dei prossimi 6 gran premi di F1 della stagione 2014, il pilota spagnolo, chiuso in un rigoroso silenzio, sta decidendo cosa fare.

L’INTERVISTA DI “LA REPUBBLICA”: ENZO FERRARI COME LA MADONNA

Ci sono due spunti interessanti sull’intervista a firma di Paolo Gliseri pubblicata nel quotidiano La Repubblica:

1) Il giornalista è caduto nella rete di Montezemolo, abile uomo di marketing. Leggiamo:

Domanda: Com’era iniziato il ciclo?
Risposta: Nel 1991 mi chiamò Enzo Ferrari. Mi disse: “Caro Montezemolo, avrei bisogno di un giovane come lei. Sa non vinciamo il campionato dal 1973”. Allora erano trascorsi 18 anni”

Vale la pena ricordare che:
Enzo Ferrari morì il 14 agosto 1988
L’ultimo titolo costruttori e piloti (Jody Scheckter) fu vinto dalla Scuderia Ferrari nel 1979. Di più: Niki Lauda aveva vinto nel 1975 e nel 1977 (titolo piloti, titolo costruttori). Nel 1973 vinse la Tyrrell con Jackie Stewart.

2) Leggiamo ancora:

Domanda: “Quanto è importante per le vendite e il brand il fatto di vincere in pista?
Risposta: “Non c’è un rapporto diretto tra vittorie su pista e vendite. Lo dimostra il caso dell’America. Il 13 ottobre celebreremo i 60 anni di presenza di Ferrari sul mercato americano. Negli Usa la Formula 1 sanno a malapena che cos’è. Eppure per lunghissimo tempo è stato il nostro mercato principale“.

Detto in altri termini: prepariamoci ad assistere all’uscita della Ferrari dal circus della Formula 1.

13 OTTOBRE: SERIE SPECIALE DI 10 ESEMPLARI PER IL MERCATO USA

Nella stessa intervista Montezemolo annuncia l’arrivo di un modello speciale prodotto in serie ultralimitata. Durante il mega raduno in America che celebrerà i 60 anni di presenza ufficiale della Ferrari in America, Ferrari presenterà una versione celebrativa di uno dei suoi modelli, tirato in soli 10 esemplari e al costo di 2,5 milioni di euro l’uno.