Home » Motorboat by Chris Gilmour

L’ARTE NASCOSTA NEI PROCESSI PRODUTTIVI DELL’INDUSTRIA NAUTICA. COME PARTIRE DA QUALCOSA DI “SEMPLICE” PER GIUNGERE AL “BELLO”. IN CONCOMITANZA CON IL SALONE INTERNAZIONALE NAUTICO DI GENOVA 2013, E’ STATA PRESENTATA, PRESSO IL PALAZZO DUCALE DI GENOVA, LA MOSTRA DAL TITOLO “L’ARTE CONTEMPORANEA INCONTRA L’INDUSTRIA”.  LO SCULTORE INGLESE CHRIS GILMOUR HA PROPOSTO LA SCULTURA IN CARTONE RICICLATO “MOTORBOAT”, UNA SUA PERSONALE LETTURA ARTISTICA, SEPPUR CONCRETA, DEL MADE IN ITALY D’AUTORE.

Questa mostra è nata grazie alla collaborazione tra il curatore Luca Beatrice, l’industriale Bruno Guidi (produttore di componenti per nautica) e i fratelli Marco e Giacomo Camuffo, titolari dell’omonimo cantiere navale con sede a Portogruaro, Venezia.

Lo scultore Chris Gilmour, inglese di nascita ma residente a Udine da tempo, ha qui presentato la sua ultima creazione: la Motorboat.

Si tratta di un piccolo yacht realizzato su modello di quelli prodotti nel cantiere veneto Camuffo, tra i clienti di Guidi.

In particolare, il modello preso a campione fu realizzato negli Anni 70 nel Cantiere Navale Camuffo che, fondato nel 1438 a Chioggia e con le sue ininterrotte 18 generazioni da padre in figlio di maestri d’ascia, armatori, protomastri e costruttori di ogni tipo di imbarcazioni in legno, è il più antico cantiere navale al mondo.

Quest’imbarcazionescultura, in scala 1:1, è realizzata interamente in cartone riciclato e colla.

Lunga 5,50 metri e larga 2,50, la Motorboat è completa di tutti i suoi particolari messi ben in vista; dal motore alla componentistica fino alle viti e ai bulloni.

Alle pareti della sala in cui è stata esposta, erano appesi diversi disegni tecnici e immagini che ripercorrevano la storia della realizzazione di questo totem eco sostenibile.

A completare la mostra, gli scatti della fotografa americana Jill Mathis che, raccontando e nobilitando il lavoro artigianale italiano, hanno rivelato il peso estetico degli oggetti e dei macchinari evidenziando che la parola “lavoro”, oltre a essere al centro dei discorsi del viver quotidiano, è anche l’essenza stessa dell’arte e del design.

Come ha dichiarato Guidi, l’arte è ovunque, anche all’interno di un processo produttivo: “Produco pezzi che in una nave non si vedono. Forse è per questo che riesco a vedere l’arte dove per i più non c’è”.