Multa da €3.500 e confisca dell’auto, adesso fermano tutti per la targa: così non vale più | Corsa in motorizzazione
Stanno facendo una strage di multe e conseguenti confische di centinaia di auto, fermano tutti per la targa, questa è illegale.
Recentemente una vera e propria strage di multe e confische di auto ha lasciato automobilisti sgomenti e allarmati. La notizia che circola è sconcertante: le targhe sembrano essere al centro di questa “caccia”. I conducenti si domandano se anche le loro targhe siano ora diventate illegali. Ma cosa sta effettivamente accadendo?
Negli ultimi mesi, un aumento esponenziale delle multe e delle confische di auto ha fatto impazzire gli automobilisti. La pratica sembra concentrarsi sulla verifica delle targhe, portando molti a sospettare che le stesse siano divenute improvvisamente illegali.
Iniziamo col chiarire che, almeno fino alla mia ultima data di conoscenza (gennaio 2022), il concetto di targhe automobilistiche illegali non esiste. Tuttavia, è essenziale esaminare l’evoluzione delle leggi e del codice della strada, poiché è possibile che cambiamenti recenti abbiano contribuito a generare questa percezione di illegalità.
Il codice della strada è, infatti, un organismo in continua evoluzione, soggetto a modifiche dettate dalla necessità di migliorare la sicurezza stradale e l’efficienza del traffico. Questi cambiamenti possono riguardare diversi aspetti, comprese le specifiche delle targhe automobilistiche. Pertanto, è fondamentale essere informati sulle ultime normative per evitare sorprese spiacevoli.
Targhe illegali: come distinguerle
In Italia, quindi, la questione delle targhe è diventata un problema sempre più diffuso, soprattutto con alcuni automobilisti che cercano di eludere i controlli stradali e gli obblighi di regolarizzazione dei veicoli stranieri. Questa pratica, seppur illegale, prevede targhe modificate o coperte e sembra essere alimentata da diverse motivazioni, tra cui la volontà di evitare l’esposizione di veicoli non assicurati o la fuga dai controlli alle barriere stradali e ai dispositivi di controllo della velocità.
Un metodo comune adottato da alcuni automobilisti è coprire la targa del proprio veicolo per impedire che emerga l’assenza di assicurazione o per sfuggire ai controlli delle autorità stradali. Altri preferiscono modificare la targa utilizzando nastro adesivo o un pennarello, al fine di nascondere il fatto che il veicolo è immatricolato all’estero e non è conforme alle normative italiane.
Sanzioni per mancata regolarizzazione
Secondo le normative vigenti, coloro che provengono dall’estero e hanno la residenza in Italia devono registrare il proprio veicolo straniero presso il Pubblico Registro Automobilistico (PRA) entro 90 giorni o 3 mesi. Questo processo include l’installazione di una targa italiana sul veicolo. Chiunque scelga di ignorare questa disposizione e circolare con un veicolo non regolarizzato rischia di incorrere in sanzioni significative.
Coloro che, pur essendo residenti in Italia, decidono di non allinearsi alle normative europee e di non regolarizzare il proprio veicolo straniero entro il termine previsto, possono essere soggetti a multe che variano da 700 a €3000. In alcuni casi, il sequestro del veicolo potrebbe essere applicato. Il proprietario può richiedere il rilascio del mezzo solo dopo aver sistemato la documentazione e aver messo il veicolo in regola con le normative italiane.