Non abbassare mai i finestrini dell’auto: il rischio è altissimo ma nessuno lo dice
Guidare col finestrino aperto è un’abitudine e un vizio; gli studi rivelano solo difetti in questo stile di guida.
In estate è inevitabile cadere in una abitudine eterna per gli automobilisti: viaggiare con i finestrini abbassati. Il caldo insopportabile ci costringe a cercare un po’ d’aria abbassando i finestrini, ma in pochi si rendono conto che questa scelta è sconveniente sotto tutti – o quasi – gli aspetti. Studi recenti hanno dimostrato l’inefficacia e la pericolosità di viaggiare con i finestrini abbassati.
Chiaramente gli studi si rivolgono a tutti quelli che guidano auto con condizionatore. Gli automobilisti che ancora siedono al volante di auto degli anni Novanta, o semplicemente con l’aria condizionata difettosa, non avranno altra scelta che abbassare i finestrini e sopportare il caldo come possono, ma tutti gli altri non devono cadere in questi errori.
Spesso viaggiare coi finestrini abbassati viene reputata la scelta più ecologica ed economica. Se lo pensate, siete in errore. A dimostrarlo sono vari studi condotti in tempi recenti, come lo studio del Global Centre for Clean Air Research (GCARE) effettuato per analizzare l’esposizione alle emissioni tossiche delle vetture con finestrini chiusi o aperti.
Lo studio è stato condotto in varie città del mondo fra cui San Paolo, Medellin, Il Cairo, Guangzhou, Sulaymaniyah, Dhaka, Addis Abeba, Chennai, Dar-es-Salaam e Blantyre ed ha preso in considerazione in particolare le emissioni PM10 e PM2.5.
I risultati della ricerca: finestrini giù insieme alla nostra salute
Viaggiare coi finestrini abbassati in zone urbane molto trafficate è l’errore più grande che possiamo fare, in quanto ci esponiamo a tutte le polvere sottili che caratterizzano l’inquinamento delle grandi città. Alzare i finestrini ed accendere il condizionatore fa invece lavorare il filtro antipolline, capace di bloccare un numero considerevole di emissioni e rendere l’aria che respiriamo, oltre che più fresca, anche più pulita.
I numeri rilevati dal GCARE parlano di differenze importanti: stare nel traffico coi finestrini abbassati aumenta l’esposizione all’inquinamento del 91%, mentre tenerli chiusi la porta all’80%. Il gap è di ben 19 punti percentuale che, a lungo andare, fanno la differenza. Per rendere più efficiente possibile il filtraggio è importante cambiare il filtro antipolline almeno una volta l’anno.
Altri rischi: furti, multe e consumi maggiori
Viaggiare nel traffico con finestrini aperti ci espone anche a dei furti: sembra assurdo, ma molti sono i casi di automobilisti fermi ad un semaforo e derubati da un ciclomotore di passaggio. Basta poggiare una borsa o una busta sul sedile passeggero per esporla a eventuali malintenzionati di passaggio. Buona fortuna ad inseguire un agile motorino nel traffico urbano. Se poi ci dimentichiamo il finestrino aperto quando parcheggiamo l’auto potremmo addirittura subire una multa per istigazione al furto.
Infine, un aspetto spesso decisivo nella scelta del finestrino è quello monetario. Si pensa che il condizionatore, consumando carburante, sia più dispendioso, ma è un errore: i finestrini aperti rovinano l’aerodinamica dell’auto facendo entrare aria che funge da freno per la vettura, difatti costringendola a sforzarsi di più e quindi consumare di più. La differenza è di circa il 10% di consumi in meno a favore del condizionatore.
L’unico punto a favore dei finestrini aperti è quello ecologico, in quanto l’energia usata dal condizionatore è effettivamente uno “spreco”. Possiamo quindi ritenere accettabile l’apertura dei finestrini in zone extraurbane non trafficate e con una andatura moderata, intorno ai 70 chilometri orari, per evitare una sconvenienza troppo grande in termini di consumo.