Novità: la Lotus Evija, la prima hypercar elettrica tutta inglese
LOTUS ANNUNCIA LA EVIJA, PRIMA HYPERCAR DI COSTRUZIONE INGLESE CON MOTORE SOLO ELETTRICO: OBBIETTIVO 2.000 CAVALLI, OLTRE 320 KM/H, 400 CHILOMETRI DI AUTONOMIA, CIRCA 1.700 KG, 130 ESEMPLARI. ORDINI APERTI: CI VUOLE UN ACCONTO DI OLTRE 276.000€. PER ORA C’E’ UN SOLO CONCORRENTE: LA RIMAC CONCEPT ONE.
La Lotus Evija è la prima hypercar inglese con motore solo elettrico. Ed è pronta per la produzione. La Casa di Hethel, proprietà del Gruppo cinese Geely, si lancia in una nicchia molto importante, in cui i marchi mondiali possono dare una importante accelerazione alla propria immagine. Questa hypercar crea un fondamentale precedente e costringe “quasi tutti i concorrenti”, almeno per ora, in una posizione di inferiorità e a inseguire il costruttore britannico. Koenisegg Regera, Ferrari SF90 Stradale, Aston Martin Valkyrie (e la futura Valhalla), Frangivento Asfanè, Porsche 918 Hybrid, Apollo Intensa Emozione, Toyota GR Super Sports, Mercedes Project One F1 e McLaren P1 e la Speedtail hanno motore ibrido e si trovano, quindi, in una condizione di inferiorità. Anche il marchio croato Rimac, pur avendo prodotto finora solo 8 esemplari della Concept One, si può considerare una titolata concorrente della Lotus Evija. La Evija, però, è la prima al mondo per potenza erogata (ma essendo ancora in fase sperimentale, il dato non è ancora ufficiale): 2.000 cavalli.
DESIGN AERONAUTICO
Il design di carrozzeria è stato tracciato con il contributo dell’industria aeronautica. L’Evija è lunga 445 cm e alta 111. Il passaggio dell’aria lungo la carrozzeria è stato attentamente studiato, in particolare il passaggio nelle zone laterali della coda. Qui è stato creato un effetto Venturi che ha influenzato molto l’uscita del flusso dai buchi laterali portando un grande contributo alla stabilità del posteriore. In coda è presente un’ala a controllo attivo che fuoriesce dalla sua posizione a seconda della velocità. Anteriormente l’Evija presenta superfici mobili nella parte frontale e negli ingressi laterali. Qui ci sono due piccoli spoiler che modificano l’incidenza a seconda della velocità portando aria fresca nella zona delle batterie per incrementare il raffreddamento. Mancano gli specchi laterali. Questi sono sostituiti da piccole telecamere.
La meccanica parte da un telaio monoscocca in fibra di carbonio costruito presso la CPC di Modena. Le sospensioni sono prodotte da Multimatic, l’impianto freni prevede dischi in carboceramica. L’illuminazione è assicurata da un fascio laser prodotto da Osram.
MOTORE E BATTERIE
La Lotus Evija è motorizzata con due motori elettrici per ogni asse sviluppati da Integral Powertrain Ltd, alimentati con un pacco batterie al litio alloggiato dietro i sedili, fornito da Williams Advanced Engineering (WAE). I motori creano un layout a trazione integrale. Il peso a secco è di 1.680 kg.
Ogni motore sviluppa 500 Cv quindi Lotus si pone l’obbiettivo di una potenza definitiva di 2.000 Cv, erogata a ogni ruota e integrata con torque vectoring e controllo di stabilità ESP. Lotus dichiara che la versione definitiva della Evija scatterà da 0 a 100 in meno di 3 secondi, da 0 a 300 in meno di 9 e supererà 340 km/h.
AUTONOMIA
Il costruttore dichiara che l’autonomia della Lotus Evija sarà di 400 chilometri nel ciclo WLTP. Utilizzando un sistema di ricarica rapida da 350 kW sarà possibile ricaricare le batterie all’80% in 12 minuti e al 100% in 18 minuti.
La produzione della Lotus Evija inizierà nel 2020 in uno stabilimento dedicato, a Hethel. Verranno prodotti fino a un massimo di 130 esemplari. Già ora è possibile ordinarla versando un acconto di 250.000 Sterline, pari a oltre 276.000€.