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Patente revocata e 7.000€ di multa, l’Agenzia delle Entrate sta inviando ora le cartelle | Errore insospettabile che ti rovina

Arriva la cartella e poi addio auto
Arriva la cartella e poi addio auto

In questi giorni l’Agenzia delle Entrate-Riscossione sta inviando molte cartelle agli automobilisti, un errore è stato fatale.

Un vero caos si sta scatenando fra gli automobilisti con l’attività postale dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione che si intensifica. Migliaia e migliaia di automobilisti rimasti senza possibilità di guidare per sempre, tutto per un errore comune che è sfuggito ai più e ai quali non si può porre rimedio se si agisce troppo tardi.

L’automobile è uno strumento che per tantissime persone è essenziale a compiere i vari impegni quotidiani. Dal lavoro allo studio, dalla famiglia alle proprie passioni, fino alle mansioni che tutti noi dobbiamo soddisfare quotidianamente, rinunciare alla nostra quattro ruote e alla indipendenza logistica che ci fornisce è praticamente impossibile.

Rimanere senza auto, dunque, rappresenta un vero incubo per tanti cittadini. Eppure si sta avverando, e tutto è dovuto ad un errore di distrazione a dir poco disastroso. Il discorso si lega all’Agenzia delle Entrate-Riscossione, che sta inviando le sue cartelle di debito ai cittadini italiani. Questi, quando lo ricevono, fanno uno sbaglio madornale e si compromettono da soli.

La legge, in questo caso, è piuttosto arida nei confronti delle necessità degli automobilisti. L’ignoranza non è tollerata, né la sincera distrazione, e le conseguenze colpiscono tutti allo stesso modo, sia furbetti che poveri cittadini. Per prevenire questi problemi, devi subito controllare questo dettaglio.

L’errore comune a tutti

I debiti che si contraggono nei confronti dell’Agenzia delle Entrate-Riscossioni non vengono mai dimenticati, ma questo ente si preoccupa di ricordare ai propri debitori le cifre che sono dovute. Quando questo accade, si riceve una lettera, vale a dire una notifica di pagamento, tramite il normale servizio postale.

Bisogna dunque fare attenzione a quando riceviamo la suddetta notifica di pagamento, e controllare un dettaglio specifico per evitare di incappare nell’errore fin troppo comune e ritrovarsi senza auto. Te la portano via e non potrai farci nulla, in quanto lo sbaglio è stato tutto tuo. Quando si è contratto dei debiti, non ci si può permettere di sgarrare.

La multa è a dir poco rovinosa

Cosa fare? A rischio anche la patente

Quando si riceve una notifica di pagamento da parte dell’Agenzia delle Entrate-Riscossioni, si hanno 30 giorni per pagare il debito onde evitare delle conseguenze davvero gravi. In caso di mancato pagamento, infatti, ci si può trovare di fronte al fermo amministrativo del veicolo, inizialmente segnalato all’automobilista e poi ufficializzato tramite il PRA.

Va subito specificato che circolare con un veicolo posto a fermo amministrativo è vietato e sanzionabile con una multa che va da 1.984 a 7.937 euro, alla quale si aggiunge il ritiro della patente e la confisca del veicolo. Provvedimenti severissimi che scaturiscono tutti da un mancato pagamento; dovete quindi tenere d’occhio la casella postale e non mancare l’appuntamento con il debito.