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Rally Legend 2016: amara conclusione di un weekend perfetto

SE A METTERSI DI TRAVERSO E’ IL DESTINO (E LA CONSUETA INCOSCIENZA DEL PUBBLICO). STAVA ANDANDO TUTTO BENISSIMO: IL RALLY LEGEND 2016 ERA A UN PASSO DALLA CONCLUSIONE E SAREBBE STATA UN’ALTRA EDIZIONE DA RECORD. INVECE IERI MATTINA, DURANTE LA PS – SAN MARINO 1, UNA CLIO MAXI E’ FINITA TRA IL PUBBLICO E, NONOSTANTE FOSSE NELLA VIA DI FUGA, HA UCCISO UN COMMISSARIO E FERITO DIECI SPETTATORI. “ERRORE UMANO MA ANCHE TRAGICA FATALITA'” – HA DETTO LA DIREZIONE GARA IN CONFERENZA STAMPA. NOI SIAMO STATI LUNGO IL PERCORSO PER TUTTO IL WEEKEND: E DI MATTI TRA IL PUBBLICO CON CHIARI ISTINTI SUICIDI NE ABBIAMO VISTI A DECINE!

Il bello dei rally sta in questo: le strade di tutti i giorni libere dalle regole del codice, aggredite con una violenza inaudita da autentiche auto da corsa che hanno l’unico scopo di “fare il tempo” e, per questo, mandano all’ennesima potenza prestazioni, sfruttamento della meccanica e capacità di guida del pilota. C’è, naturalmente, il rovescio della medaglia: poiché vale il vecchio adagio che “nessuno è perfetto” e che l’errore è sempre in agguato, se in conseguenza di un errore è la vita umana a farne le spese, allora c’è qualcosa che non va.

LEGGE DI MURPHY

Domenica mattina, durante la PS San Marino 1, si è prodotta la tragica combinazione delle peggiori condizioni possibili: una probabile istruzione sbagliata da parte del navigatore o una sottovalutazione delle condizioni stradali da parte del pilota, l’asfalto troppo bagnato e, dunque, molto scivoloso; e una decina di persone nel posto sbagliato al momento sbagliato.

Alle ore 11:56 la Renault Clio Maxi n.44 di Enrico BonasoAlice Palazzi, durante una frenata, invece di virare a sinistra è andata dritta lungo la via di fuga. La vettura, senza controllo, invece di rallentare la sua corsa ha continuato a scivolare sull’asfalto viscido a grande velocità. E nell’urto contro una grande balla di fieno ha coinvolto dieci persone, con un finale tragico: una vittima e dieci feriti.

La competizione è stata immediatamente bloccata e tutte le prove successive annullate. La direzione gara, nella conferenza stampa organizzata dopo i fatti, ha così commentato: “Un errore di guida dell’equipaggio, anche se le conseguenze sono andate, per una tragica fatalità, aldilà anche delle pur severe misure di sicurezza adottate nel luogo del sinistro“.

L’EVENTO

La competizione rallystica del weekend del Rally Legend 2016 si stava avviando verso la conclusione nel migliore dei modi: un fine settimana molto piovoso ma tanto pubblico, grande organizzazione (soprattutto da parte delle autorità locali di San Marino, che nel weekend hanno hanno visto la popolazione raddoppiare) e, soprattutto, belle macchine, alcune portate da leggende del rally. 160 vetture, tre categorie (Historic, Myth e Wrc/Kit) e un’intera categoria “fuori gara”, le Legend Stars, con oltre 40 automobili. Con il numero 1 dei fuori classifica il Rally Legend aveva incoronato special guest il campione della Lancia Miki Biasion (due titoli Mondiali rally nel 1988 e ’89): l’ex pilota di Bassano, ambasciatore Eberhard, guidava una Lancia 037 insieme alla moglie Paola. Al suo polso un cronografo Chrono4, modello di massima sportività della collezione, caratterizzato dai quattro contatori allineati nella parte bassa del quadrante (da sinistra: minuti crono, ore crono, indicazione delle 24 ore e secondi continui).

Ma c’erano anche Markku Alen, Timo Salonen, Juha Kankkunen, Armin Schwarz, Marcus Grönholm, Gustavo Trelles, Andrea Navarra, Piero Longhi, Maurizio Verini e Mauro Pregliasco. Tutti qui per divertirsi e divertire a bordo dei modelli più famosi delle corse rally dagli Anni 70 a oggi: Fiat-Abarth 131, Lancia Stratos, 037, Delta S4 e Delta Integrale, Audi Quattro e Sport Quattro S1, Volkswagen Golf, Ford Escort RS e Sierra Cosworth, Peugeot 206 Turbo 16, Toyota Celica e Porsche 911. E poi le moderne: Mitsubishi Lancer, Subaru Impreza WRX, Peugeot 206 WRC e 306 Maxi. Fino alla Hyundai i10 che corre oggi nel Mondiale WRC.

Al Rally Legend 2016 non sono mancati grandi ricorrenze: alla Rally Legend Arena è stata celebrata la livrea dell’Alitalia (raccolte nel libro “Quando Alitalia volava nei rally”) con una una parata delle auto in livrea Alitalia, tra cui tre Fiat-Abarth 131, due Lancia Stratos, la Fiat Ritmo gruppo 2 e la Fiat 127 gruppo 2. La Volkswagen Golf, infine, ha celebrato qui il trentennale del suo debutto nei rally: a renderle omaggio ben 9 esemplari schierati in gara.

LA CLASSIFICA AL MOMENTO DELL’INCIDENTE

La gara di rally, appuntamento clou del weekend rallistico all’ombra del monte Titano, al momento dell’incidente vedeva, nelle tre classi di merito, i seguenti equipaggi al comando:

  • Categoria HISTORIC: Salvatore Riolo / Gianfranco Rappa (Audi Quattro)
  • Categoria MYTH: Lucky / Fabriza Pons (Lancia Delta Integrale)
  • Categoria WRC/KIT: Luca Pedersoli / Anna Tomasi (Citroen C4 WRC)