Home » Salone di Francoforte 2017: Audi Elaine

NO GUIDA AUTONOMA? AI, AI, AI, AI…. AUDI AI E’ IL NUOVO PROTOCOLLO DEI QUATTRO ANELLI CHE IDENTIFICA I MODELLI CHE PRENDERANNO SEMPRE PIU’ DECISIONI AL POSTO DEL PILOTA: IN BREVE! LA ELAINE INTRODUCE, NELLA FORMA DI UN SUV COUPE’, IL LIVELLO 4 DI GUIDA AUTONOMA

L’Audi Elaine realizza un elevato livello qualitativo di Guida Autonoma (il livello 4, il secondo più elevato nella scala elaborata dall’americana SAE: l’automobile è in grado di guidare da sola in aree specifiche, come le autostrade o i parcheggi ma in qualsiasi momento il pilota ne prende il controllo). E’ un grande SUV Coupé, che negli esterni copia la Audi e-tron Sportback presentata al Salone di Shanghai dello scorso maggio. Da questa riprende, oltre allo stile, anche la motorizzazione ma compie, invece, un grande passo in avanti nella tecnologia della guida attiva.

E’ lunga 4,90 metri, larga 1,98 metri e alta 1,53, con un passo di di 2,93 metri. E’ motorizzata con un motore elettrico all’avantreno e due al retrotreno per un totale di 434 Cv di potenza con uno 0-100 in appena 4″5. Il set di batterie al litio da 95 kW permette un’autonomia complessiva di 500 chilometri.

CAPACITA’ DI GUIDA AUTONOMA

Rispetto alla macchina di Shanghai sono stati eseguiti molti passi avanti in termini di guida autonoma grazie allo sviluppo dell’unità di controllo zFAS, il cuore del sistema. l’Audi Elaine è in grado di viaggiare da sola in autostrada e sollevare il pilota dall’obbligo di guidare sulle lunghe distanze. Contemporaneamente offre una elevata capacità di connessione con l’esterno permettendo numerose azioni.
La Elaine, inoltre, è pronta per entrare nelle Zone Audi AI, futuri ambiti delimitati in cui le vetture Audi svolgeranno compiti particolari in totale autonomia (ad esempio raggiungere un parcheggio multipiano da sola, un lavaggio, una colonnina di ricarica). Il progetto segue la logica di mettere l’auto in condizione di essere collegata all’ambiente circostante. All’interno delle Zone Audi AI, mentre il pilota sarà impegnato in altre cose, la macchina svolgerà i compiti al posto suo. Questa, insomma, si trasformerà in un dispositivo IoT (Internet of Things) perfettamente e intelligentemente integrato nel mondo. Per farlo nel modo migliore, la vettura dovrà “conoscere” il più possibile il conducente, in modo da sollevarlo da prendere decisioni abituali: PIA, l’assistente personale intelligente, riceverà informazioni dal mondo esterno (Internet, previsioni meteo, traffico) e fornirà consigli o prenderà decisioni.