Radical è un piccolo costruttore britannico figlio di quella filosofia pressoché scomparsa che mette l’auto in una posizione di autentico rilievo culturale. Produce auto stradali ma, soprattutto, auto da corsa per numerose serie e per il suo stesso campionato monomarca.
La tradizione delle micro imprese britanniche (Ginetta, TVR, Marcos, Morgan o la stessa Caterham) non sono soggiogate da logiche industriali ma producono (fino a dove questo sia possibile) per il piacere di farlo e, soprattutto, con l’umiltà di offrire un prodotto certamente non all’avanguardia di una tedesca ma che, limitatamente alle prestazioni e al gusto della guida, in certi casi “rischia” di essere nettamente superiore.
Presentata in realtà già da parecchi mesi (l’annuncio fu dato a gennaio 2013) la Radical RXC si svela per la prima volta in un grande rassegna internazionale dopo l’anteprima mondiale Salon Privè 2013 in Inghilterra.
Dopo tanti anni dedicati esclusivamente alle barchette, Radical propone un modello coupé e con un motore NON derivato dal settore motociclistico.
In una monoscocca in fibra di carbonio, ulteriormente irrigidita da una gabbia roll-bar integrale trova posto, in posizione posteriore-centrale, il 6 cilindri a V 3.7 della Ford Mustang portato a 370 Cv.
MANCANO: ABS, ESP, controllo di trazione e airbag. Grazie a un peso contenuto in soli 900 kg, la Radical RXC vola sullo 0-100 in soli 2″8 e supera 280 km/h.
Nello stand Radical a Francoforte 2013 sono esposte anche l’RX8 con due motori motociclistici uniti a formare un 8 cilindri di grande potenza e carrozzeria in fibra di carbonio, e la SR3 SL, la versione Lusso della gamma.
In Italia le Radical sono importate ufficialmente da UK Garage di Milano.
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