SPECULESCIONz Porsche: a Ginevra 2016 la 911 – 991 R?
UNA FANTOMATICA SERIE SPECIALE IN ARRIVO. IL COMUNICATO UFFICIALE PORSCHE RELATIVO AL SALONE DI GINEVRA 2016 PARLA DI “2 NUOVI MODELLI”: UNO E’ LA 718 BOXSTER. L’ALTRO E’ ANCORA SCONOSCIUTO MA SECONDO LE VOCI E LE FOTO SPIA, POTREBBE TRATTARSI DELLA 911 R, UNA SUPER 911 ASPIRATA CON TENDENZE DA GT3. VI RACCONTIAMO LA STORIA DELLA 911 R DEL ’67: UNA PESO PIUMA CON MOTORE DELLA CARRERA 6. I RECORD DI DURATA A MONZA NEL NOVEMBRE ’67.
Siamo nel campo delle ipotesi, delle illazioni e delle fantasticherie ma da più parti questa voce viene privata dal velo dell’incertezza per vestire i panni della realtà incontrovertibile: a Ginevra 2016 debutterà la Porsche 991 R.
La notizia, peraltro, avrebbe ricevuto autorevoli conferme, non ultima quella dello stesso Direttore della linea di produzione della 911 a Zuffenhausen, August Achleitner. Le voci di una 911 aspirata con un’indole molto sportiva, ispirata alla GT3 circola, del resto, già dalla scorsa estate quando furono sorpresi alcuni prototipi – molto poco cammuffati – e si assistette a precise mosse in ambito di “tutela” del nome di questo modello.
COME SARA’ LA 991 R?
Non ci sono notizie al riguardo ma si può solo fare qualche ipotesi sulla base dei prototipi spiati su strada: scudi paraurti della GT3, porte (o almeno i cofani) alleggeriti, assetto vistosamente ribassato, ruote in lega con unico dado di fissaggio centrale, pneumatici maggiorati, impianto freni PCCB, scarico sportivo centrale tipo GT3. Se la filosofia sarà la stessa della 911 R di fine Anni 60, la 991 R – aspetto fondamentale – dovrebbe essere significativamente più leggera di una 911 Carrera normale.
LA SUA PROGENITRICE: LA 911 R DEL ’67
La Porsche 911 R nacque nel 1967 su espressa richiesta di molti clienti che desideravano una 911 specifica per le corse. Nel 1966 era andata piuttosto bene già alla 911 S, che colse un ottimo risultato di classe alla 24 Ore di Le Mans.
Sull’onda di questa manifesta capacità della 911 di farsi valere nelle competizioni nel 1967 Porsche portò al debutto la versione R, una “Elfer” iper alleggerita (molte parti di carrozzeria in alluminio e vetrature in plastica ove possibile) ed equipaggiata con una versione molto spinta del boxer 6 cilindri, il tipo 901/22 strettamente derivato da quello montato su 906 Carrera 6 e 910. Grazie a un peso di appena 800 kg (contro i circa 1.070 di una 911 stradale) e ben 210 Cv di potenza.
Il debutto avvenne alla 500 Chilometri del Mugello. Vic Elford e Gijs van Lennep portarono a casa un onorevole terzo posto assoluto dietro a due Porsche 910 ufficiali. Nel mese di novembre, sulla pista di Monza una squadra di quattro piloti svizzeri ottenne con la 911 R un’impressionante serie di record di durata per vetture 2 litri (ben diciannove) e tra essi un’incredibile prestazione di 20.000 km percorsi alla media di 209 km/h.
L’ottimistico esordio fu tuttavia “calmato” da una serie di circostanze: la R appariva anche troppo leggera e questo comportava frequenti uscite di pista con conseguente danneggiamento della meccanica. A questo si aggiunga la decisione della Casa Madre di concentrarsi su temi più urgenti, cosa che lasciò la 911 R nelle mani dei privati. I quali, tuttavia ottennero non poche soddisfazioni. E’ il caso di Gerard Larousse, che nel 1969 vinse il Tour de France 1969 e il Tour de Corse.
Oltre a 4 prototipi, furono costruiti solo 20 esemplari.