Vuoi diventare Tassista? Ecco quanto costa davvero e quali documenti presentare: alcune indicazioni sono nascoste
Tra costi nascosti e documenti poco noti, diventare tassista potrebbe riservare più sorprese del previsto.
Diventare tassista potrebbe sembrare un percorso semplice, ma dietro a questo sogno di libertà e indipendenza si nascondono dettagli di cui pochi parlano. Certo, avrai sentito parlare di corsi, licenze e forse anche di qualche esame, ma quanto costa veramente?
La risposta potrebbe sorprenderti, perché non tutte le spese sono subito visibili. In molti pensano che il primo passo sia semplicemente prendere la patente e iscriversi a un corso. Ma è davvero così? Esistono indicazioni nascoste, legati a procedure meno note, a cui non tutti prestano attenzione.
Forse avrai bisogno di più di quello che pensavi, o magari di alcuni documenti che raramente vengono menzionati nelle guide ufficiali. Tra le righe della burocrazia si celano piccole indicazioni che fanno la differenza, ma non solo.
Alcune di queste richieste non sono sempre facili da trovare, eppure, senza di esse, il tuo percorso potrebbe bloccarsi. Potresti scoprire solo in seguito che la strada per diventare tassista è ben più complessa e dispendiosa di quanto immagini.
Guida completa per diventare tassista in Italia: requisiti, procedure e costi
Diventare tassista in Italia richiede il rispetto di requisiti specifici e il superamento di varie procedure, che possono variare in base alla città in cui si intende esercitare. In questa guida approfondita, esploreremo i requisiti generali e tecnico-professionali, il processo per ottenere la licenza e i costi associati, nonché le normative e le recenti modifiche legislative introdotte dal Decreto Omnibus Asset. Il candidato deve aver compiuto almeno 21 anni ed è necessario essere cittadini italiani o di un altro Stato membro dell’Unione Europea. In alternativa, i cittadini extracomunitari devono essere in possesso di un regolare permesso di soggiorno.
È richiesto il possesso almeno di un diploma di scuola media inferiore (licenza media) ed è necessario essere residenti nella provincia in cui si intende svolgere l’attività. Occorre possedere una patente di categoria B o superiore, valida per la guida di autoveicoli. Ottenibile superando un esame specifico, il CAP è obbligatorio per chi guida veicoli adibiti al trasporto pubblico, inclusi i taxi. Il certificato viene rilasciato dalla Motorizzazione Civile e può essere di tipo KB, specifico per la guida di taxi e NCC (noleggio con conducente). Bisogna iscriversi al Ruolo dei Conducenti, registro professionale gestito dalla Camera di Commercio e richiede il superamento di un esame che attesta la conoscenza della normativa del trasporto pubblico, della toponomastica locale e delle norme sulla sicurezza stradale.
Come ottenere la licenza taxi
Esistono due modalità principali per ottenere una licenza taxi in Italia, tramite concorso pubblico o acquistando una licenza da un altro tassista. Nel primo caso, ogni comune, a seconda del fabbisogno locale, pubblica periodicamente bandi di concorso per il rilascio di nuove licenze taxi. Il numero di licenze rilasciate è limitato e regolamentato dalle amministrazioni comunali. Il processo per partecipare a un concorso pubblico prevede la presentazione domanda secondo le modalità indicate dal bando comunale. In alcuni casi, viene richiesto il superamento di un esame o di una prova pratica. Le prove riguardano generalmente la conoscenza delle strade locali, delle norme di sicurezza e dei regolamenti relativi al trasporto pubblico. Il vantaggio del concorso pubblico è il costo relativamente basso, solitamente inferiori a qualche centinaio di euro. Tuttavia, i concorsi vengono indetti raramente e la competizione può essere molto elevata.
Un’altra opzione per diventare tassista è quella di acquistare una licenza da un altro tassista che intenda cessare l’attività. Questa pratica è legale e diffusa, ma comporta alcune considerazioni. Il trasferimento della licenza deve essere approvato dal comune e richiede il rispetto delle condizioni previste dal regolamento comunale (es. anni di esercizio minimi del cedente). Acquistare una licenza, inoltre, può essere costoso, con prezzi che variano notevolmente a seconda della città e del mercato locale. Nelle grandi città come Roma o Milano, i costi possono arrivare a cifre molto elevate, talvolta superiori ai 100.000 euro. Nelle città più piccole, i prezzi possono essere più contenuti, ma comunque significativi.