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Allerta febbre della linea bianca, automobilisti in panico per i casi in aumento: come prevenire e salvarsi | Il consiglio dell’esperto

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Casi in aumento della febbre della linea bianca – 0-100.it

Caos tra i guidatori provocato dai numerosi casi di febbre della linea bianca. Ecco cosa fare per non essere l’ennesima vittima.

In questo ultimo periodo sono stati registrati diversi casi di febbre della linea bianca che colpisce prevalentemente gli automobilisti. Una condizione di salute molto preoccupante che potrebbe causare spiacevoli eventi e questa diagnosi non ha fatto altro che alimentare il panico tra i guidatori.

La febbre della linea bianca colpisce all’improvviso, senza particolari sintomi che possano aiutare a capire il suo imminente arrivo. I conducenti sono stati investiti dal terrore di cadere vittime di questa condizione e si domandano se esiste una cura preventiva o che cosa fare se la febbre da linea bianca dovesse colpire.

Prima di tutto, è bene sottolineare che questa febbre da linea bianca non è molto contagiosa e anche se colpisce i guidatori, è difficile che loro possano trasmettersela a vicenda. Il motivo è molto semplice: non si tratta di una malattia nel significato più tipico che possiamo credere. Infatti, la febbre della linea bianca è nota soprattutto con un altro termine più tecnico.

Stiamo parlando dell’ipnosi stradale, una condizione di salute che colpisce i guidatori indistintamente dal tipo di mezzo, di strada e di essere umano che c’è dietro al volante. L’ipnosi stradale, conosciuta anche come febbre della linea bianca, è uno stato mentale ed è per questo motivo che non è per nulla contagiosa.

Ipnosi stradale, che cos’è

La prima volta che si è parlato dell’ipnosi stradale è stato nel 1921 in un articolo che definiva tale condizione come una sorta di stato di trance alla guida. In questa situazione, il conducente tiene gli occhi fissi in un unico punto della strada procedendo nella guida in maniera impeccabile. Lo psicologo americano Walter Miles aveva definito tale condizione come una sorta di sonno ad occhi aperti.

Un’altra ipotesi è stata poi fatta da un altro psicologo famoso, Ernest Hilgard, che ha definito la febbre della linea bianca come uno stato alterato della coscienza dell’individuo. È come se il flusso della coscienza del conducente si diramasse in due direzioni: una dedicata alla guida e l’altra ad altri pensieri.

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Ipnosi stradale, uno stato mentale preoccupante – 0-100.it

Ipnosi stradale, come evitarla

L’ipnosi stradale può capitare sia che tu stia guidando su un’autostrada che su una strada extraurbana o una via cittadina. Si tratta di un fenomeno che capita a chi percorre tutti i giorni la stessa strada: alla fine la ricorda a memoria e la percorre in maniera automatica, come una sorta di robot. Tuttavia, questo stato mentale è a dir poco pericoloso perché non importa che tu conosca a memoria una strada, quest’ultima non sarà mai uguale al giorno prima perché possono cambiare alcuni dettagli ambientali e/o urbani oppure può sbucare all’improvviso un ostacolo che prima non c’era (un pedone, un ciclista, un veicolo, un albero caduto e tanto altro).

L’ipnosi stradale diminuisce notevolmente il tempo di reazione del guidatore e questo può provocare sinistri anche fatali. Per evitare di cadere in questo stato mentale, l’esperto consiglia di muovere spesso gli occhi in diverse direzioni guardando punti nuovi della strada e osservare negli specchietti retrovisori la situazione circostante. Anche parlare con qualcuno a bordo, quando possibile, aiuta molto.