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Autostrade, patologia dilagante tra gli automobilisti: porta alla morte | Accusano questi sintomi

Patologia dilagante tra gli automobilisti
Patologia dilagante tra gli automobilisti

Una patologia dilagante sta colpendo gli automobilisti mentre si trovano a percorrere le autostrade, è meglio mettersi al riparo.

Sono in tante le persone appassionate di automobilismo in Italia ed ognuna di loro ha una storia e una mente diversa; tutte, però, amano la guida. Questo mondo riesce a mettere tutti d’accordo grazie a quel momento di relax ed energia in cui ci si siede dietro al volante e si fa cantare il motore.

Purtroppo, però, il mondo dell’automobilismo non è tutto rosa e fiori. Tanti sono i problemi e tante le disgrazie che accadono ad un ritmo fin troppo frequente. A volte a queste tristi verità si aggiungono delle notizie che fanno rabbrividire, come quella che è andata a sviscerare questa “epidemia” sulle autostrade.

L’autostrada è un luogo di eccessi e solitamente la si ama o la si odia; l’unica eccezione è quel senso contraddittorio di odio-amore che troviamo nel cuore di tanti automobilisti. Questo perché l’autostrada è il luogo dei lunghi viaggi, del traffico letale, delle file al casello e così via.

Numerosi sono gli automobilisti che, quando si mettono alla guida in autostrada, cambiano totalmente atteggiamento e cominciano ad accusare dei sintomi pericolosi che, a lungo andare, possono anche rivelarsi fatali. Di questa situazione si è fatto carico ad esempio lo psicologo Weiten Wayne, in aggiunta ai tanti studi condotti nel corso degli anni. Di cosa si tratta, dunque?

“Ipnosi autostradale”: sintomi della patologia

Il dottor Wayne ha analizzato l’atteggiamento degli automobilisti quando si accingono a guidare in autostrada, convinto che queste arterie fossero responsabili di una qualche influenza sulla mente delle persone. Ciò che ha teorizzato è la cosiddetta ipnosi autostradale, uno stato mentale in cui entriamo quando ci approcciamo ai lunghi viaggi.

In cosa consiste? L’ipnosi autostradale ci dice che l’automobilista che ha di fronte a sé un viaggio particolarmente lungo entrerà in una sorta di “pilota automatico” che gli consentirà di assentarsi mentalmente pur rimanendo vigile sulla circolazione. Sarà successo sicuramente anche a tanti di voi: non siete attivi con il cervello, ma chiaramente non state dormendo.

Il sonno è il vero nemico dell’automobilista

I rischi mortali dell’ipnosi autostradale

I viaggi lunghi e monotoni dell’autostrada (specialmente di notte) portano in superficie la stanchezza che rischia di degenerare in colpi di sonno ed in incidenti mortali. L’ipnosi autostradale, sebbene diversa dal sonno come concetto, è potenzialmente il primo passo verso un pericolosissimo colpo di sonno.

Ciò che va sempre fatto quando si guida per lunghi tratti e ad alta velocità è cercare di mantenersi svegli: parlare con gli altri passeggeri, ascoltare musica, radio o podcast o, in casi estremi, fare pause per sgranchirsi le gambe e prendere una boccata d’aria sono tutti degli ottimi suggerimenti per evitare che il silenzio della guida ci porti tra le braccia di Morfeo.