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Bell & Ross: intervista con Stefano Cristofori (Brand Manager Italia)

STEFANO CRISTOFORI, MANAGER DI CORVO SpA., IL DISTRIBUTORE IN ITALIA DEL BRAND FRANCESE, CI RACCONTA VISIONE, FILOSOFIA E PROGETTI PER BELL & ROSS “SUI CIELI” D’ITALIA.

Come sta andando Bell & Ross in Italia?
Sul nostro mercato il marchio è in fase di forte sviluppo e di crescita nell’apprezzamento da parte della clientela. Siamo un brand piuttosto recente, abbiamo compiuto da poco 10 anni e stiamo, quindi, ancora crescendo. L’Italia è affidata, da circa due anni e mezzo all’esperienza di Corvo S.p.A. per la distribuzione, da oltre 40 anni sul mercato italiano. Abbiamo 20 punti vendita ufficiali in tutto il Paese ma stiamo lavorando per portare Bell & Ross a un livello più capillare. Siamo ben piazzati in località decisive nel Nord Italia: Milano, Torino, Venezia, Bergamo, Brescia… stiamo sviluppando le aree del Centro Italia e della Sicilia.

Quali modelli conquistano di più il cliente?
L’apprezzamento maggiore va verso il modello BR 03 con cassa da 42 mm. Casse di maggiori dimensioni seguono una nicchia molto più ristretta, sono rivolte a un cliente amante dell’orologio particolarmente vistoso e “pesante”.

In quale direzione sta andando Bell & Ross?
Dopo 10 anni di copertura soprattutto della fascia di prezzo da 2.500 a 4.500 euro, il brand si sta aprendo a nuove tipologie di clientela. Il BR-X1, con un prezzo anche di 20.000 per la versione con cassa in oro, è un esempio di questa nuova strategia.

Quali sono i valori del marchio Bell / Ross?
Puntiamo molto sul design. Il brand esprime un concetto di orologeria con una principale attenzione alle forme e alla progettazione e alla tecnica costruttiva della cassa. Ciò ha sempre rappresentato una forte caratterizzazione del marchio, sin dal BR 01 con cassa monoblocco di forma quadrata e lunetta applicata dall’alto in modo da avere maggiore impermeabilità e robustezza.
Per questo i Bell & Ross sono diventati un must per l’utilizzo professionale. Sono, ad esempio parte, dell’equipaggiamento dell’Esercito francese.
Ed ecco spiegato perché Bell & Ross non ha un interesse forte nello sviluppo di grandi complicazioni. Ciò non toglie che la meccanica sia tenuta in altissima considerazione: dai movimenti cronografici scheletrati alle complicazioni con Tourbillon, Bell & Ross sa dare la giusta importanza al valore del movimento.

Quindi Bell & Ross fa anche ricerca…
Dal BR 03 abbiamo introdotto l’utilizzo della ceramica, materiale estremamente robusto – pressapoco come un vetro in cristallo di zaffiro -, anallergico, insensibile ai graffi, non si rovina al contrario delle casse in acciaio annerite che, dopo qualche anno, iniziano a evidenziare il colore del metallo per effetto di graffiature e strisci. La sabbiatura dona, inoltra, un effetto opaco di grande gusto, tipicamente maschile.

Pero’, certamente, un Bell & Ross si riconosce per lo stile…
La forma iconica è la caratteristica che maggiormente colpisce e conquista il cliente. Infatti è una forma molto copiata. Il che è quasi un vanto se si considera che il BR01 ha festeggiato quest’anno dieci anni sul mercato. Tanti ma, in realtà, molto pochi rispetto ad altri storici modelli dell’orologeria meccanica. Il merito va sicuramente alla liasion tra Bell & Ross e il mondo dell’aeronautica, un legame creato da uno dei fondatori dell’azienda, nonché Chief Designer, il quale ha impresso uno stile così particolare e immediatamente riconoscibile. Lo si vede nei modelli con cassa quadrata ispirati alle strumentazioni degli abitacoli aeronautici e alla linea di modelli ispirati ai segnatempo da aviatore del passato.

Gli orologi Bell & Ross, insomma, portano l’indossatore nei cieli
Bell & Ross ha scelto di raccontare la storia dell’aeronautica attraverso i suoi prodotti: i modelli della collezione PW1 celebrano i primi modelli da tasca, i WW1 e WW2 sono ispirati ai grandi orologi da polso utilizzati in aviazione negli Anni 10 e negli Anni 40, con queste anse più morbide e raccordate in modo più soft. Ed infine l’aeronautica moderna è rappresentata con grande personalità dai modelli della collezione BR01 e 03.
Chi sceglie un Bell & Ross resta affascinato dallo stile militare, sia esso declinato nelle forme moderne di un BR01 o con le forme celebrative dei WW1.

E “dietro” questa forma cosa si nasconde?
Non è uno stile fine a sé stesso ma racchiude precise regole funzionali: l’obbiettivo finale è un orologio robusto, affidabile ed estremamente leggibile.

In dieci anni si è creato un mercato collezionistico di orologi Bell & Ross?
Assolutamente sì! Vanno molto i modelli in edizione limitata e quelli con design molto particolare che propone la forma del teschio. Quest’ultima collezione, inizialmente denominata Airborne, ora è stata ridenominata in Skull. Di quest’ultima collezione abbiamo avuto a Basilea un riscontro assolutamente positivo, con una domanda molto superiore all’offerta.

Dove ha più successo Bell & Ross?
Il primo mercato mondiale è la Francia, al secondo posto gli Stati Uniti d’America. Il mercato orientale si muove con ritmi differenti: i Bell & Ross piacciono molto in Giappone e nella parte meridionale del mercato Far East, soprattutto Malesia. In altri Paesi, come la Cina, il pubblico preferisce dimensioni contenute e forme molto classiche, decisamente uno stile che non appartiene a Bell & Ross.