Climatizzatore auto, fake news della multa da 400€: ma attenzione alla vera legge perché è peggio e ti trovi a pagare | In tanti fanno lo stesso errore
Circola ormai in itinere da un po’ di tempo la fake news della multa da 444€ se tieni il climatizzatore acceso, ma una legge molto simile ti spenna vivo.
Come si sa, ha preso piede sul web una notizia che ha scatenato il panico tra gli utenti: una presunta multa di 444€ per chiunque tenga acceso il climatizzatore in auto o a casa. Questa fake news si è diffusa rapidamente sui social media, generando migliaia di condivisioni e commenti indignati.
Tuttavia, dopo attente verifiche, si è scoperto che si tratta di una bufala. Purtroppo, però, la realtà è ben più inquietante: esistono regolamentazioni vere e proprie che possono davvero alleggerire notevolmente il vostro portafoglio se non rispettate.
La notizia della multa di 444€ è circolata in diverse forme, tutte con un comune denominatore: l’idea che tenere acceso il climatizzatore potesse portare a sanzioni economiche salatissime. Gli articoli e i post sui social riportavano pseudo-dichiarazioni di autorità e citazioni di normative inesistenti, il tutto per conferire una parvenza di credibilità a quella che, alla fine, è risultata una totale invenzione.
Mentre possiamo tirare un sospiro di sollievo per la bufala dei 444€, non dobbiamo abbassare la guardia. Infatti, esistono regolamentazioni vere che possono costare molto caro a chi non le rispetta. In particolare, il Codice della Strada prevede sanzioni per chi tiene il climatizzatore acceso.
Divieto: norme e sanzioni
L’articolo 157, comma 7-bis del Codice della Strada introduce un’importante norma volta a ridurre l’inquinamento atmosferico e il consumo inutile di carburante. Tale disposizione vieta di mantenere il motore del veicolo acceso durante la sosta allo scopo di utilizzare l’impianto di condizionamento d’aria. Questo divieto, oltre a promuovere comportamenti più sostenibili da parte degli automobilisti, è anche supportato da sanzioni amministrative piuttosto rilevanti. Il comma 7-bis dell’articolo 157 stabilisce chiaramente: “È fatto divieto di tenere il motore acceso, durante la sosta del veicolo, allo scopo di mantenere in funzione l’impianto di condizionamento d’aria nel veicolo stesso; dalla violazione consegue la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 223,00 a euro 444,00.”
Questa norma risponde a diverse esigenze, in quanto mantenere il motore acceso durante la sosta contribuisce significativamente all’inquinamento atmosferico. Le emissioni prodotte dai veicoli in queste circostanze sono del tutto evitabili e non giustificate. Riducendo tali emissioni, si migliora la qualità dell’aria, soprattutto nelle aree urbane densamente popolate. Utilizzare il motore del veicolo per mantenere il condizionamento d’aria attivo durante la sosta , poi, comporta un consumo di carburante non necessario. Questo non solo incide sui costi sostenuti dagli automobilisti, ma ha anche un impatto negativo sull’ambiente, poiché comporta un maggior consumo di risorse energetiche.
Le sanzioni pesanti
La violazione di questa norma comporta una sanzione amministrativa che varia da 223 a 444 euro. L’importo della multa può dipendere da diversi fattori, inclusi la frequenza delle infrazioni commesse dal conducente e le circostanze specifiche dell’infrazione. La severità delle sanzioni sottolinea l’importanza attribuita a questo comportamento e la volontà delle autorità di contrastare atteggiamenti dannosi per l’ambiente e la salute pubblica.
L’applicazione di questa norma è affidata alle forze dell’ordine, che possono controllare i veicoli in sosta e verificare il rispetto del divieto di tenere il motore acceso. Gli automobilisti sono quindi invitati a prestare attenzione a questo aspetto e ad adottare comportamenti più consapevoli e rispettosi delle norme.