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Ferrari Daytona SP3: una dedica speciale alle Sport-Prototipo

In occasione delle Finali Mondiali sulla pista del Mugello Ferrari presenta la Daytona SP3, il terzo modello della serie speciale Icona che si aggiunge alle barchette SP1 e SP2. Questa Rossa ultra-speciale tesse un fil rouge con la famiglia delle Sport Prototipo che animarono gli Anni 60 e 70 di Maranello: 312P, 330 P3, P4, 350 Can AM, 512 S e M. Come dimenticare, infatti, il leggendario “arrivo in parata” alla 24 Ore di Daytona del 1967: due 330 P3/4 e una nuova 330 P4, massima evoluzione del 12 cilindri Ferrari di allora, arrivarono prima, seconda e terza dopo un giorno di battaglie contro una concorrenza straordinaria tra cui Lola, Ford, Chaparral e Porsche (ma il campionato fu vinto dalla Ford MK IV, che trionfò anche alla 24 Ore di Le Mans).

Un concetto rubato a Porsche

La Ferrari Daytona SP3 si presenta come una spider “tipo Targa” e riprende il naming inaugurato dalla Casa di Stoccarda nel 1965 con la 911 Targa ispirata alla Targa Florio. La Spider di Maranello utilizza un tetto rigido rimovibile per passare con facilità dalla versione spider alla versione chiusa (l’F50 del ’95 utilizzava uno schema più complesso: tutto l’abitacolo veniva “chiuso” con una parte rigida che la trasformava, in pratica, da barchetta in coupé con hardtop).

Il design mostra continui richiami alle Sport di quel periodo. Gli elementi più interessanti dello stile:

  • il frontale con un componente concavo a nido d’ape
  • Le prese d’aria laterali con lame orizzontali
  • gli ingressi di flusso sui lati delle porte (convogliano aria fresca verso i radiatori)
  • l’andamento ascendente dei fianchi posteriori
  • La coda ispirata al prototipo 250 P5 di Pininfarina del 1969

Il posteriore presenta uno spoiler orizzontale come la 330 P4 e una coppia di scarichi al centro.

MOTORE

La Daytona SP3 è equipaggiata con il 12 cilindri 6.5 F140HB della 812 Competizione. È un propulsore bialbero con V a 75°, condotti di aspirazione a geometria variabile, accensione multispark, quattro valvole per cilindro con fasatura variabile. Produce 840 cavalli a 9.250 giri e 697 Nm a 7.250 giri.

CORPO VETTURA

Il telaio si basa su una vasca in fibra di carbonio T800 con porte e brancardi in T1000. Il telaio funge anche da alloggiamento dei sedili. Questi sono fissi ma. naturalmente, volante e pedaliera sono mobili. Sono rivestiti con un tessuto in colore azzurro ispirato alle Sport di cinquant’anni fa.. La carrozzeria è creata con pannelli in fibra di carbonio

TRASMISSIONE

La trazione posteriore si abbina a cambio a doppia frizione con sette marce. Il sistema SSC (Side Slip Control) in versione 6.1 include il sistema FDE (Ferrari Dynamic Enhancer), volto al miglioramento delle prestazioni in curva, per la prima volta su una Ferrari V12 a motore in posizione centrale-posteriore. Questo controllore della dinamica laterale, disponibile nelle posizioni ‘CT-Off’ e ‘Race’ del Manettino, agisce sulla pressione frenante per gestire l’angolo di imbardata nelle situazioni di guida al limite

PRESTAZIONI

La Ferrari Daytona SP3 dichiara 1.485 kg di peso. Vola sullo 0-100 in 2″85, sullo 0-200 in 7″4. La velocità massima è superiore a 340 km/h.

La produzione (già tutta prenotata) è di 599 esemplari a 2 milioni di euro ciascuno