Furti auto elettriche, adesso rubano il rame che si trova proprio lì dentro: spaccano tutto per averlo
Arriva l’allarme urgente sull’elettrico, spaccano tutto per rubare il rame che si trova proprio lì dentro, meglio saperlo subito.
L‘elettrificazione dei trasporti è stata una delle principali tendenze nel settore automobilistico. Le auto elettriche sono state celebrate per la loro efficienza energetica, le emissioni zero e l’innovazione tecnologica.
Tuttavia, una nuova emergenza sta mettendo in pericolo questo progresso: il furto di rame. Il rame è un componente essenziale nelle auto elettriche, ma il valore crescente di questo metallo ha attirato l’attenzione dei ladri, che hanno iniziato a prendere di mira i veicoli elettrici per estrarne il rame.
Questo fenomeno sta diventando un problema significativo e diffuso, creando preoccupazioni tra i proprietari di auto elettriche e le forze dell’ordine. Negli ultimi anni, il prezzo del rame ha visto un aumento costante a causa della crescente domanda globale.
Il metallo è utilizzato in una vasta gamma di applicazioni, dall’elettronica ai sistemi di energia rinnovabile, e la transizione verso un’economia più verde ha ulteriormente aumentato la sua richiesta. Questo ha reso il rame un bersaglio appetibile per i ladri.
Furti di cavi di ricarica per auto elettriche: un problema in crescita e potenziale minaccia in Italia
Nel Regno Unito, il furto di cavi di ricarica per auto elettriche sta assumendo le dimensioni di una vera e propria crisi. Da novembre 2023, 174 cavi sono stati rubati dalle colonnine di ricarica Instavolt, uno dei principali operatori del paese, causando notevoli disagi agli automobilisti e un danno economico di 1.200 euro per cavo.
Le motivazioni dietro questi furti sono da ricercarsi nel prezzo elevato del rame contenuto nei cavi, che li rende un bersaglio appetibile per i criminali che li rivendono sul mercato nero. Oltre ai danni economici e ai disagi per gli utenti, questa piaga ha anche un impatto negativo sulla fiducia nel settore delle auto elettriche.
E in Italia?
Se da un lato il Regno Unito rappresenta un caso emblematico, dall’altro l’Italia non può sottovalutare il problema. Anche se al momento i furti di cavi di ricarica non sono ancora così diffusi nel nostro paese, il rame rimane un materiale molto appetibile e le colonnine di ricarica potrebbero presto diventare un bersaglio per i ladri.
È necessario, dunque, che la comunità nel suo complesso si opponga a questo tipo di atti vandalici e che i cittadini diventino sentinelle del territorio, segnalando alle autorità qualsiasi attività sospetta. Alcuni operatori di ricarica stanno sperimentando soluzioni alternative per contrastare i furti. Ad esempio, A Better Route ha installato dei cavi di ricarica retrattili che vengono riposti all’interno delle colonnine quando non sono in uso. Un’altra soluzione potrebbe essere quella di utilizzare cavi realizzati con materiali meno pregiati e quindi meno appetibili per i ladri.