Italia al secondo posto nel mondo, ma è una mazzata per gli automobilisti che adesso devono sborsare più soldi | Fregatura totale
Che mazzata, siamo al secondo posto nel mondo ma il primato è una fregatura per gli automobilisti che adesso devono pagare di più.
L’Italia ha ottenuto come risultato un secondo posto. Anche se a prima vista potrebbe sembrare una cosa positiva, in realtà non è affatto così.
Il primato raggiunto dalla nostra penisola si traduce in una spesa maggiore per gli automobilisti.
Ma in che cosa l’Italia è riuscita a primeggiare sugli altri Stati?
Il nostro Paese è salito sul podio per il più alto numero di autovelox. Ora vi sveliamo quanti ce ne sono.
L’Italia sale sul podio: è arrivata al secondo posto tra tutti i Paesi del mondo, ma non è affatto una buona notizia
L’Italia occupa la seconda posizione al mondo per numero di autovelox, superando addirittura gli Stati Uniti. Questo secondo posto si traduce in una spesa ingente per gli automobilisti. Quando si parla di autovelox si indicano quei dispositivi di rilevazione elettronica della velocità. In questo modo gli automobilisti, per non ricevere le multe, regolano la velocità delle loro vetture e di conseguenza aumentano la sicurezza alla guida.
La sicurezza sulla strada deve essere sempre la prima preoccupazione di tutti gli automobilisti, motociclisti e pedoni. Proprio perché i soggetti coinvolti nella circolazione rispettino le regole, il Codice della Strada prevede sanzioni economiche e penali piuttosto alte. Negli ultimi mesi sono stati diversi i provvedimenti e gli emendamenti che hanno riguardato gli autovelox, spesso utilizzati solo per fare cassa. Purtroppo però la situazione non sembra affatto risolta, anzi.
L’Italia supera gli Stati Uniti come numero di autovelox
L’Italia è il Paese con il più alto numero di autovelox d’Europa. Per ogni autovelox funzionante ve ne sono almeno 7 non funzionanti. Considerando che il numero di autovelox veri è di 11mila, ne consegue che esistono almeno 77mila autovelox fantasma. Questi ultimi sono scatole vuote senza omologazione, in polietilene plastico o in metallo, non omologati e quindi non controllabili. Questi hanno un costo che si aggira intorno ai 5mila euro l’uno. Disposti al lato della carreggiata possono rappresentare un pericolo per automobilisti, motociclisti e ciclisti.
Per normalizzare la situazione degli autovelox Matteo Salvino aveva proposto di abolire gli autovelox nei centri abitati. Ma così non è stato. Ora però la coalizione di centrodestra ha un ulteriore elemento a supporto: il nuovo report diffuso da DiscoverCars. Secondo i dati, il Paese con il maggior numero di autovelox è il Brasile con 15.380 dispositivi. In seconda posizione c’è l’Italia con 8.104 autovelox e 2.321 Photored, pari a 10.425 device. Gli Stati Uniti, grandi 32 volte il nostro Paese ne ha solo 7.975 (di cui 3.794 telecamere a luci rosse e 4.001 autovelox). Gli autovelox rappresentano una grandissima fonte di preoccupazione per gli automobilisti.