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UN PECCATO GIRARE LO STERZO. LA LAMBORGHINI LP750-4 VENENO NON TE LA IMMAGINI IN CURVA. SOTTO LA PELLE SI NASCONDE UNA MECCANICA AVENTADOR, CON 50 CAVALLI IN PIU’. E’ PIU’ SCONCERTANTE LEI O LA PAGANI ZONDA R?

Svestiti i panni della “borghese” 700-4 Aventador, la sofisticata meccanica che si nasconde sotto quella pelle così in debito verso le straordinarie forme della Countach, si riveste della spaventosa possanza che solo da una Lambo può provenire.

La struttura della meccanica della Aventador è già straordinaria: monoscocca in fibra di carbonio con sospensioni push-rod, motore 12 cilindri a V di 6,5 litri, cambio a doppia frizione con 7 rapporti.

Era necessaria una veste estetica “folle”, un affinamento delle sue doti meccaniche-velocistiche, e lo status di oggetto iper-esclusivo.

E’ nata la Veneno, il modello che inizia ufficialmente le celebrazioni per il 50esimo della nascita del marchio.

Il suo nome si deve a un famosissimo toro, che nel 1914 sferrò un’incornata fatale al torero José Sánchez Rodríguez durante una corrida tenuta nell’arena di Sanlúcar de Barrameda, in Andalusia.

DESIGN

Tutto di lei è fuori di senno: le forme di carrozzeria sono ispirate alla ricerca della massima efficienza aerodinamica e dell’ottimizzazione dei flussi che generano carico aerodinamico e minore resistenza all’avanzamento possibile.

Nella vista frontale stupisce il muso con parafanghi “staccati” della carrozzeria, chiara ispirazione alle auto da corsa (solo la Caparo T1 o la Lotus 111 R oppongono uno stile analogo).

Procedendo verso la coda la Lamborghini Veneno sfoggia un fondo piatto, che in coda diventa un grande estrattore con al centro 4 scarichi. La parte superiore della carrozzeria è dominata da un’enorme ala regolabile con funzione aerodinamica.

L’ennesimo richiamo alle corse è fornito dalla forma del cofano: questo è provvisto di grandi “buchi” di sfogo per l’aria calda del motore 12 cilindri ma dispone anche di una grande pinna  di squalo con funzione stabilizzatrice del retrotreno (utilizzata sia dalle vetture di F1 sia dalle Sport Prototipo della categoria LMP1 e LMP2).

MOTORE

Il V12 6.5 della Aventador è stato modificato in alcune componenti: allargamento dei condotti di aspirazione, ottimizzazione termodinamica, incremento del regime di rotazione e abbassamento della contropressione allo scarico. La potenza cresce da 700 a 750 Cv.

Sospensioni e trasmissione sono infine stati modificati con una taratura ad hoc.

 

ABITACOLO

Alcune delle parti della scocca risultano visibili in abitacolo: tunnel centrale e fasce sottoporta sono esattamente lo scheletro della Lamborghini Veneno, a significare leggerezza, estremizzazione. I sedili, molto leggeri, sono realizzati in forged composite e rivestiti (come parte dell’abitacolo) in CarbonSkin, una specie di “pelle” di fibra di carbonio.

La strumentazione, completamente ridisegnata, associa la Veneno a un missile che vola, anche se a pochi centimetri da terra. Tra le informazioni che fornisce al pilota c’è anche l’indicatore di forza G.

PRODUZIONE

La Lamborghini Veneno verrà prodotta in soli 3 esemplari, ai quali si aggiunge il prototipo, la vettura numero 0, esposto al Salone di Ginevra 2013. Quest’ultimo è verniciato in un colore grigio metallizzato con speciali elementi più lucidi. Le altre saranno verniciate, rispettivamente, in rosso, bianco e verde, i colori della bandiera italiana.

Il prezzo di un esemplare è di 3,5 milioni di euro.

PRESTAZIONI

Accreditata di un peso di 1.450 kg (125 kg in meno della Aventador), la Veneno si fulmina sullo 0-100 in 2″8 e tocca 355 km/h.