Rinnovo patente, adesso è impossibile per gli anziani: lo hanno fatto apposta così non guidano più dopo i 60 anni | Legge discriminatoria
Per chi ha 60 anni sarà impossibile fare il rinnovo della patente, uno ‘stratagemma’ per metterli in stop dalla guida. Legge discriminatoria.
Da diversi anni, ormai, vediamo come le norme presenti all’interno del Codice della Strada subiscono cambiamenti repentini e imprescindibili, tutto per cercare di aumentare la sicurezza stradale per ogni utente. Essere in grado di guidare un’auto in totale sicurezza è fondamentale per evitare incidenti stradali anche mortali e adesso l’età è tornata a far discutere.
Proprio per evitare un aumento dei sinistri vertiginoso, più si è avanti con l’età e più le leggi riguardo alla licenza di guida e alle tempistiche per il rinnovo sono restrittive. Fino ai 50 anni, infatti, il documento rosa è valido per 10 anni ma superata quella soglia inizia la vera severità. Tra i 50 e i 60 anni, la patente va rinnovata ogni 5 anni ma con questa nuova legge il rinnovo è diventato peggio di un incubo.
Per i sessantenni è impossibile rinnovare la loro patente di guida e questa nuova legge li massacra pesantemente perché toglie loro la possibilità di muoversi autonomamente per la città e svolgere le proprie commissioni, siano esse lavorative o personali. Se hai più di 60 anni puoi dire addio alla tua patente di guida, perché rinnovarla è praticamente un’impresa epica.
Partendo dal fatto che le leggi che regolano il rinnovo della patente sono molto più pesanti se si sono superati i 60 anni di età, adesso con questa ulteriore norma le persone ‘over’ possono davvero dire addio alla loro libertà di mobilità perché rinnovare la licenza non è più accessibile a tutti.
Rinnovo patente, impossibile per loro
Per poter rinnovare la patente è necessario versare due quote, una per il Dipartimento dei Trasporti Terrestri e l’altra per la marca da bollo, e prenotare una visita medica per verificare che la persona sia nello stato psico-fisico adatto per potersi mettere al volante di un mezzo di trasporto a motore.
Fin qui tutto nella norma ma la novità riguarda proprio il primissimo passaggio da dover fare per richiedere il rinnovo della patente. Fino al 2021, i due bollettini da versare si potevano pagare in posta ma adesso non è più così. Con la digitalizzazione che invade sempre di più il nostro paese, adesso queste quote devono essere pagate soltanto tramite PagoPA, ovvero una via elettronica non nota a tutti.
Digitalizzazione, più un ostacolo che un vantaggio
Pagare le quote da versare per il rinnovo della patente tramite il sistema PagoPA significa tagliare una grossa fetta della popolazione italiana che non ha dimestichezza con le metodologie digitali. In altre parole, ci sono diversi over 60 che non sono molto pratici con la tecnologia e adesso rinnovare la patente in autonomia è diventato un enorme ostacolo per loro.
La maggior parte delle persone di una certa età non sono in grado di utilizzare le transazioni digitali in modo corretto e, quindi, non possono più rinnovare la loro patente perché non sanno usare la tecnologia. La digitalizzazione che sta investendo l’Italia è un’arma a doppio taglio perché sì rende i controlli più facili e sicuri ma impedisce alla maggior parte della popolazione (dato che in Italia ci sono più over che under) ad agire in autonomia anche solo per rinnovare la loro patente di guida.