Truffa autovelox, milioni di multe illegali già spedite: se la paghi hai perso i soldi per sempre | Controlla questo dato
Prima di sborsare centinaia di euro controlla i dati presenti sulla multa. Sta dilagando la truffa degli autovelox perciò stai attento.
Gli autovelox sono dispostivi elettronici collocati su determinati tratti stradali che servono per supportare il lavoro delle forze dell’ordine e verificare che nessuno trasgredisca le norme del Codice della Strada in materia di superamento della velocità. Questi apparecchi beccano chiunque superi il limite di una data strada e li sanziona con una multa direttamente inviata a casa.
Un compito importante, quindi, quello degli autovelox che aiutano a mantenere una compostezza tra gli automobilisti. Tuttavia, questi dispositivi elettronici devono seguire precise regole e rispondere a determinati requisiti per potersi definire idonei nello svolgimento della loro mansione.
In questi giorni sono partite milioni di multe emesse da autovelox non a norma e, quindi, risultano illegali. Se non controlli bene tutti i dati riportati sul verbale che ricevi, rischi di pagare una montagna di soldi anche quando non dovresti. Se un autovelox non è conforme alle norme del CdS, la sua sanzione è nulla e tu puoi evitare di pagarla.
Proprio in queste ultime ore, sono stati disattivati alcuni specifici autovelox in determinate zone d’Italia perché ritenuti illegali. Devi sempre controllare in modo accurato i dati presenti sulla sanzione e verificare che tutto sia in regola, altrimenti paghi ingiustamente e perdi pure i soldi per sempre.
Autovelox illegali
Gli autovelox che sono stati sequestrati sono di un tipo particolare, ovvero i T-Exspeed v.2.0 che erano stati posizionati sulle statali 106 e 107 e la provinciale 234 in provincia di Cosenza. Tuttavia, questa rimozione non riguarda soltanto il territorio circoscritto intorno a Cosenza ma anche i comuni che hanno adottato i medesimi autovelox.
Stiamo parlando delle città di Venezia, Vicenza, Modena, Reggio Emilia, Pomarico, Cerignola, Pianezza, Piadena, Formigine, Arcola, Carlentini e San Martino in Pensilis. Stando alle indagini eseguite dalla procura di Cosenza, gli autovelox T-Exspeed v.2.0 non sarebbero stati omologati prima di essere collocati in strada.
Omologazione o non omologazione, questo è il problema
Per poter essere in piena regola, un autovelox dev’essere opportunatamente segnalato tramite appositi cartelli, dev’essere ben visibile e deve anche essere sia omologato che approvato. Tuttavia, di recente è partita una discussione riguardo al significato di omologazione ed approvazione e stando ad una sentenza della Corte di cassazione ci dev’essere l’omologazione per rendere il dispositivo legale. Per una precisa omologazione è sufficiente consultare il Codice della Strada dal momento che al suo interno si trovano tutte le direttive per rendere un autovelox correttamente omologato.
Tutt’altra storia per l’approvazione, dato che le caratteristiche che la rendono effettiva non sono esplicate nel CdS ma vengono accetate o meno dal ministero. Tutta questa confusione tra omologazione ed approvazione ha comportato l’installazione di autovelox non omologati ma approvati in diversi comuni italiani, quindi prima di pagare una multa ricevuta da un autovelox controlla che sia omologato.