Home » Walter Rohrl: la Porsche 911 GT2 RS è “anche troppo” veloce

Walter Rohrl: la Porsche 911 GT2 RS è “anche troppo” veloce

SUICIDIO O STRATEGIA PERFETTA? LA GT2 RS RISCHIA DI ESSERE PIU’ VELOCE DEGLI STESSI RIFLESSI UMANI? COSI’ “SEMBRA” DIRE WALTER ROHRL IN UN’INTERVISTA. OPPURE LA STA SEMPLICEMENTE DESCRIVENDO PER QUELLA CHE E’: COME UNA BELVA PER POCHI ARDIMENTOSI E, PER QUESTO, ANCORA PIU’ MERITEVOLE DI RISPETTO.

Parlando della Porsche 911 GT2 RS, la leggenda dei rally Walter Rohrl, consulente della Casa tedesca per lo sviluppo di nuovi modelli, ha fatto alcune dichiarazioni sulle caratteristiche dinamiche della macchina in chiave – per la prima volta – di sicurezza. Ed è emerso un messaggio molto “particolare”: il due volte campione del mondo, riferendosi al record segnato dall’ultimo missile di Stoccarda lungo i 20,8 chilometri del Nordschleife, ha detto chiaramente che le supercar odierne (Porsche compresa) stanno diventando “anche troppo veloci”, con inevitabili implicazioni in termini di capacità di gestione del veicolo e delle sue reazioni.

Rohrl, negli ultimi anni, ha avuto un ruolo fondamentale nella costruzione dei primati al Nurburgrging messi a segno dalle Porsche stradali. Ma nel caso della 991 GT2 RS ha chiesto di non essere coinvolto, parzialmente nella convinzione che, questa volta, se qualcosa fosse andato storto ci sarebbe stato un grave incidente.

Non c’è spazio per errori, è quello l’aspetto negativo – ha detto Rohrl citando le parti più veloci del circuito del Nurburgring, dove la GT2 RS richiede una perizia non comune e una fede incrollabile nelle sue stesse qualità da parte del pilota. “Con questa macchina passi sulla Schwedenkreuz a 295 km/h e alla Fuchsrohre a 270. E io conosco tutti gli incidenti che che sono avvenuti in queste parti del circuito negli ultimi venti anni“.

Il pilota tedesco ha inoltre fatto una comparazione tra una macchina da corsa e una stradale, quest’ultima inevitabilmente “peggiore” a livello di aerodinamica (ed è un limite determinante). In sostanza – secondo Rohrl – la mancanza di effetto suolo su una macchina stradale, al confronto con una macchina da corsa, rende un tentativo di record molto più difficile. La GT2 RS produce oltre 400 kg di deportanza; è un risultato straordinario per un’automobile da utilizzarsi tutti i giorni ma molto lontano dalle prestazioni di un’auto da corsa, che è equipaggiata con ali molto più grandi.

Rohrl, tuttavia, riconosce l’importanza fondamentale di stabilire tempi record sul Nordschleife con macchine stradali perché questo fornisce un bagaglio di cultura e informazioni molto vasto. Il settantenne ex-pilota, del resto, ammette che in questo periodo della sua vita è molto più attento a prendere rischi rispetto a quando, da giovane, aveva tutta la vita davanti. E ha concluso affermando che la ragione principale che lo ha spinto a smettere con il Nurburgring è la difficile situazione odierna del traffico, che l’ha obbligato, negli ultimi venti anni, a raddoppiare i tempi di viaggio dalla cittadina dove vive al circuito.

PERCHE’ SMETTERE?

Frank-Steffen Walliser, Responsabile per il settore Motorsport e vetture GT, getta acqua sul fuoco: “Il genere umano ha sempre portato avanti lo sviluppo per andare più forte. Perché non mantenere il tenore della sfida ingegneristica su questo obbiettivo? Non c’è ragione di interrompere questa competizione!“.

Del resto, ha raccontato Walliser, molte aziende affrontano il Nurburgring con l’obbiettivo dichiarato di portare a casa un tempo record. E questo, per alcuni, significa presentarsi in pista con un’automobile differente in modo decisivo rispetto al modello di serie, in termini di gomme, in termini di aerodinamica. “Noi, a differenza dei nostri concorrenti, non ci presentiamo in pista con un target di tempo che vogliamo raggiungere – ha detto Walliser.”