Home » NOVITA’: FERRARI SP51

L’IRRESISTIBILE FASCINO DELLA BARCHETTA. DI FRONTE AL LOGORIO DEGLI EVENTI LA FERRARI SP51 RESTITUISCE UN PIZZICO DI NORMALITA’: ETEREA, DODICI CILINDRI, BARCHETTA, ESEMPLARE UNICO. COSA LE MANCA? FORSE UN “98” SULLA FIANCATA.

Il programma Progetti Speciali della Ferrari si aggiorna con un nuovo esemplare unico confezionato su misura per un cliente di Taiwan con un infinito desiderio di distinzione. La SP51 è una eccitante barchetta realizzata sulla meccanica della 812 GTS. Il Centro Stile Ferrari guidato da Flavio Manzoni ha mantenuto tutta la parte meccanica (telaio, motore, passo e ingombri) ma ha impostato un design inedito e individualista.

MOLTO PIU’ CHE “SU MISURA”

Non si tratta solo di una Ferrari unica allestita secondo i principi della massima esclusività ma anche di una Gran Turismo con tutti i crismi della modernità. Ferrari ha esaudito il desiderio e le aspettative del cliente ma gli ha consegnato una Ferrari utilizzabile al 100%. E’ chiaro che non sarà utilizzata come Juan Manuel Fangio ed Eugenio Castellotti guidarono la 410 S telaio 0598CM ufficiale alla Mille Chilometri di Buenos Aires del 29 gennaio 1957 (abbiamo parlato anche della Coupé di Scaglietti. Ma senza dubbio potrebbe essere condotta con quel ritmo. La progettazione della SP51, infatti è stata sviluppata con analisi in Galleria del Vento e simulazioni in realtà virtuale per creare un design affascinante ma, soprattutto, efficiente (dal punto di vista acustico e dell’impatto dell’aria sulla carrozzeria).

DESIGN

La carrozzeria, con molte parti in fibra di carbonio a vista e vernice rosso Passionale triplo strato, riprende il tipico stile delle barchette del Mondiale Marche: forma funzionalista e aerodinamica efficiente per massime prestazioni. L’attenzione è per la fascia centrale bianca e blu che crea una personalità sportiva particolare.

Sull’anteriore, da segnalare i proiettori riprogettati che forniscono un’identità decisa e inconfondibile allo sguardo della SP51. Di notevole interesse anche i cerchi, specifici e dotati di alette in fibra di carbonio su tutte le razze, impreziosite tra l’altro da una raffinata diamantatura tono su tono nella parte anteriore.

In coda colpisce la forma dietro i sedili contraddistinta da due rollbar (come le Sport di fine Anni 50) che scendono verso la coda. Qui si notano i fari incastonati sotto lo spoiler (di stile simile alla 250 GTO) e i quattro grandi scarichi che avvolgono il maestoso estrattore.

L’ABITACOLO

Il cliente ha voluto che il design e le forme di carrozzeria proseguissero nella composizione degli interni. Questi vedono l’alternarsi di superfici in fibra di carbonio con altre in tessuto Alcantara in colore rosso.

I pannelli porta, la parte inferiore della plancia e i fianchetti dei sedili sono realizzati con un inserto in Kvadrat blu con cuciture a ‘X’ bianche che riprende lo schema del colore di carrozzeria.