Nuovo Codice della Strada, la strage dei pedoni e ciclisti: adesso si rischia davvero la morte | Errore madornale
In molti hanno evidenziato come il nuovo CdS possa essere un vero rischio per la vita dei pedoni e dei ciclisti.
Come ben sappiamo sono diversi anni che le norme presenti nel Codice della Strada vengono modificate svariate volte ad intervalli sempre più vicini tra loro. Questi cambiamenti servono a cercare di aumentare la sicurezza stradale e di diminuire il numero di incidenti più o meno gravi che si registrano ogni anno nel nostro territorio.
Nella maggior parte dei casi queste regole trovano il consenso di praticamente tutti gli utenti della strada perché sono utili e migliorano davvero la qualità della vita in strada. Tuttavia, di recente il CdS è stato nuovamente modificato e questa volta pare proprio non trovare il consenso di tutti. Questo perché sembra che le nuove leggi mettano in serio pericolo la vita dei pedoni e dei ciclisti.
Questi ultimi sono gli utenti della strada meno agevolati perché più vulnerabili e adesso devono guardarsi bene intorno quando sono in giro perché il rischio di venire arrotati è aumentato notevolmente. La riforma è incentrata sul punire più severamente chi commette le infrazioni stradali ma non rivede le norme da rispettare. In altre parole, sono cambiate solo le punizioni diventando più intransigenti.
Le condizioni stradali per i pedoni e i ciclisti sono peggiorate parecchio e le loro vite sono in grave pericolo se nessuno modificherà ulteriormente questo nuovo disegno di legge. Oltretutto, imporre i medesimi limiti di velocità su diverse tipologie di strade è un errore. I limiti vanno imposti in base alla morfologia della strada e piuttosto che generalizzare bisognerebbe guardare nel dettaglio le varie situazioni per renderle il più possibile sicure per tutti.
Pedoni e ciclisti in pericolo
Stando alle parole di diverse associazioni che si occupano della sicurezza stradale, queste nuove leggi andrebbero a rendere più pericolosa la permanenza in strada dei pedoni e dei ciclisti rispetto a quella dei conducenti di veicoli a motore. Inoltre, questa nuova riforma non si concentrerebbe sulle maggiori cause dei sinistri stradali.
Ad esempio, una guida distratta comporta un notevole numero di incidenti (15%) così come il mancato rispetto delle precedenze (13,7%) e il superamento dei limiti di velocità (9,3%). Questa nuova riforma non agisce sul diminuire le velocità massime nelle strade ma promette solo punizioni più severe per chi trasgredisce.
Vita dura per chi usa la bici
Dato che il pensiero green attanaglia le menti di chiunque in questi ultimi anni, diversi utenti della strada hanno optato per uno spostamento più ecologico. Infatti, in molti hanno deciso di spostarsi utilizzando la bicicletta. Una scelta saggia ma che non viene promossa come dovrebbe dalla nuova riforma del Codice della Strada.
Quest’ultima, infatti, prevede l’eliminazione delle ‘case avanzate’ (spazi dedicati ai ciclisti negli incroci con i semafori per rendere più sicura la ripartenza), l’abolizione del diritto di precedenza ai ciclisti e l’obbligo di distanza auto-bici di almeno 1,5 metri dove è possibile. Quindi, questa nuova riforma di legge renderà la vita in strada dei ciclisti e dei pedoni sarà ancora più dura e meno tutelata.