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Codice della strada: ritiro della patente a vita se lo fai di nuovo | Ergastolo della patente in vigore

Ergastolo della patente: quando occorre?
Ergastolo della patente: quando occorre?

Le nuove leggi del Codice della Strada prevedono anche l’ergastolo della patente; con questa infrazione scordatela per sempre, non lo fare.

Tutti gli automobilisti d’Italia sono passati fra i banchi della scuola guida e dai test per conseguire la patente, e tutti hanno avuto a che fare con dei genitori che li hanno coperti di avvisi e raccomandazioni. A volte è un eccesso di apprensione, ma i cari vecchi genitori non hanno mica torto: le strade possono diventare ambienti davvero pericolosi.

Lo provano i dati, ma anche il fatto che il giovane neopatentato, dopo essersi lamentato della rigidità dei propri genitori, diventerà egli stesso apprensivo con i suoi figli neopatentati, e così via. Chiaramente è una innocua generalizzazione, ma indica che anche il ragazzo più indipendentemente arriva a comprendere i rischi dell’asfalto con l’esperienza.

Come dicevamo, le statistiche sono delle prove ancora più affidabili. In Italia non c’è un panorama sereno dal punto di vista degli incidenti stradali e proprio per questo si è richiesta a gran voce – ed ottenuta – una riforma del Codice della Strada, a breve discussa in Parlamento.

Questa riforma introduce delle sanzioni più stringenti, dei divieti e limiti rigidi volti a salvaguardare gli utenti della strada, ma soprattutto dei provvedimenti estremi per casi estremi. Si parla di ergastolo della patente per alcuni casi di infrazioni davvero gravi che rivelano la totale inaffidabilità di un automobilista.

Ergastolo della patente: che cos’è?

Con l’esotico termine “ergastolo della patente” si definisce un provvedimento che prevede il ritiro a vita del documento di guida ai danni di un automobilista colto ripetutamente ad infrangere le leggi del Codice della Strada. Si tratta quindi di una misura pensata principalmente per i recidivi, ma non solo, come avremo modo di vedere.

In generale, anche senza considerare questo “ergastolo”, la riforma introduce sospensioni o ritiri della patente temporanei per molti comportamenti giudicati pericolosi per sé stessi e gli altri utenti della strada, come la guida con il telefono, sotto effetto di alcol o sostanze stupefacenti, superamento dei limiti di velocità o mancato rispetto di precedenze, semafori o stop.

La guida sotto effetto di sostanze alteranti sarà l’infrazione peggiore

Chi rischia l’ergastolo della patente

L’ergastolo della patente, ovvero il ritiro a vita del documento di guida, verrà applicato in casi di gravità estrema: guida sotto lo stato di alcol o sostanze stupefacenti con conseguenti danni a cose o persone particolarmente gravi. Un esempio, il più nefasto, è quello di omicidio stradale sotto effetto di alcol o droghe – ed eventuale fuga.

Tutto sommato il Codice della Strada, nonostante diventi più stringente, rimane benevolo: offre a tutti una seconda chance per dimostrare di aver capito l’errore, seppur tenendo un occhio sul comportamento dei recidivi. La circostanza dell’ergastolo, però, è una indicazione chiara che la riforma – ed il Ministero che l’ha redatta – non tollererà le infrazioni davvero sconsiderate e pericolose.