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Nuovo Codice della strada, nemmeno con l’omicidio stradale ti levano la patente: la riforma da brividi | Mazzata per le vittime

omicidio stradale
Vittima di un incidente-Depositphotos-0-100.it

Il nuovo codice della strada fa discutere, anche con l’omicidio stradale ti tieni la tua patente. Parenti delle vittime sul piede di guerra.

Gli automobilisti sono molto spaventati dalle nuove regole del codice della strada, e hanno ragione: le pene si stanno facendo sempre più severe e ormai non ci sono sconti per nessuno.

Le nuove normative devono ancora entrare in vigore, ma ormai è certo che le proposte stanno per diventare legge. La sicurezza stradale è troppo importante per transigere sui comportamenti pericolosi e c’è davvero bisogno di pene più severe.

C’è un dettaglio però che sta facendo insorgere i cittadini, in particolare i parenti delle vittime della strada: adesso il nuovo codice della strada non prevede più la sospensione della patente come prima in caso di omicidio stradale.

La riforma sembra assurda, eppure è realtà: chi si macchia di un crimine del genere non si vedrà più sospendere la patente come prima. Una follia legalizzata?

Il CdS diventa più severo

Stop agli incidenti a causa della guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti: le pene delle nuove regole della strada sono talmente severe che ci penserete due volte prima di bere anche un solo bicchiere di vino. Patente sospesa immediatamente e dispositivi alcolock per chi non ha rispettato le regole: ecco ciò che spaventa gli automobilisti.

Ma in tutto questo c’è qualcosa che stona: com’è possibile che a chi commette un omicidio stradale non venga ritirata la patente? La situazione è al limite della ragione e chi purtroppo ha perso un parente o un amico a causa di folli in strada non riesce a credere a ciò che il Governo ha proposto. 

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Incidente-Depositphotos-0-100.it

La nuova riforma fa discutere

Uno dei punti più contestati della nuova proposta di legge riguarda le pene per chi commette un omicidio stradale: nel testo delle nuove normative non si parla più di sospensione di patente a vita, quindi questo significa che i responsabili di questi incidenti gravi potranno vedersi sospendere la patente per un periodo massimo di 30 anni; sarà a discrezione del giudice decidere per quanto tempo, in base alla peculiarità di ogni caso.

Questo significa che nasceranno moltissime discussioni sulle decisioni dei giudici, alimentate soprattutto dalla delusione delle famiglie delle vittime. Di certo la sospensione a vita della patente non era la soluzione a tutti i mali, ma sapere che adesso i pirati della strada possono tornare a guidare, anche se magari dopo anni, peggiora la situazione. In effetti sembra strano che l’inasprimento delle pene e delle misure di sicurezza abbia coinvolto tutti i casi tranne questo, e i cittadini si stanno già lamentando di questa decisione che a loro sembra assurda.