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Porsche 911 Turbo Restomod di Singer toglie il fiato | Pezzi unici per pochi intenditori

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Porsche 911 Turbo

Sono stati creati due nuovi modelli di Porsche basati su due vecchi modelli dell’auto e il risultato finale è semplicemente sbalorditivo.

La Porsche 911 rappresenta l’icona dell’auto sportiva per eccellenza e quando la si vuole ritoccare per creare un modello contemporaneo e moderno, c’è sempre il terrore di rovinare il vecchio e molto amato punto di partenza. Singer, preparatore specializzato statunitense, sta facendo i conti con queste elaborazioni da diversi anni ormai.

Per fortuna, Singer può fare affidamento sul lavoro del Dls (Dynamics & Lightweighting Study) che sa molto bene come agire sulle vetture che hanno fatto la storia dell’automobilismo. Però, è doveroso sottolineare che i primi che forniscono molte fonti di ispirazione ai progetti sono gli appassionati acquirenti che si recano nell’atelier californiano, chiedendo il restomod dei loro sogni.

Gli ultimi affezionati clienti hanno chiesto un restomod, hanno espresso il desiderio di avere un modello che omaggiasse le Porsche 934/5 da endurance. Queste ultime hanno dominato la serie Scca Trans American, portandosi a casa sei delle otto gare in programma e, di conseguenza, anche il campionato.

La base di partenza dei restomod è stata la Porsche 911 serie 964, il modello prodotto tra il 1989 e il 1994. Il lavoro per completare il restomod è arduo e duraturo e, alla fine, del veicolo di partenza rimane soltanto il telaio. Quest’ultimo viene valutato, pulito, rinforzato e preparato per le successive fasi del restauro.

Modifiche per il restomod

La carrozzeria viene costruita utilizzando molta fibra di carbonio, per diminuirne il peso ed aumentarne la rigidità. Inoltre, è possibile anche ottimizzarne l’aerodinamica tramite un’analisi elaborata al computer con un software di fluidodinamica. Singer ha deciso di evolvere il propulsore in maniere definitiva rispetto all’architettura originale.

Stiamo parlando del flat six che, originariamente ha una cilindrata pari a 3,6 litri, e passa a 3,8 litri (come per le versioni da corsa Rsr dell’epoca), con testata a 4 valvole e, inoltre, è attrezzato con due turbocompressori. Questo cambiamento permette al boxer di erogare potenze oltre i 700 Cv a più di 9000 giri al minuto. Inoltre, il cambio manuale a 6 marce trasmette potenza alle ruote posteriori.

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Porsche 911 Turbo

Due tipi di restomod

Ci sono due modelli di restomod: uno per chi voleva più sportività e un altro per chi voleva un’esperienza più stradale. Il primo tipo ha il colore Blood Orange, un’ala posteriore ad alto carico regolabile e uno splitter maggiorato all’anteriore. Una vera auto da corsa. Mentre il modello più stradale è verniciato di Moet Blanc ed ha uno spoiler posteriore a coda d’anatra abbinato ad un fascione anteriore che diminuisce la resistenza aerodinamica.

La fascia anteriore e il gruppo del cofano possono essere tolti e scambiati e gli pneumatici sono Michelin Pilot Sport Cup 2 o Cup 2R, montati su ruote in magnesio forgiato, con dado di bloccaggio centrale da 19” all’anteriore e da 20” al posteriore. Il prezzo, va da sé, non è abbordabile per tutti e sarà almeno di 500 mila euro. Singer ha così commentato in merito: “Ogni restauro è unico: i prezzi per i servizi di restauro dipendono dalle richieste del proprietario di ogni auto”.