Questo analcolico ti fa risultare positivo all’alcool test, multa e ritiro della patente | Attenzione
Questa bevanda analcolica purtroppo fa risultare l’alcool test positivo e la multa è garantita. Massima attenzione.
Un caso che è finito addirittura in tribunale è che ha acceso il dibattito pubblico sul controllo dell’alcool test, il giovane 22enne, dopo essersi dovuto presentare in tribunale per dimostrare la sua innocenza, è stato scagionato.
Per lui, però non è stato un momenti facile quando ha dovuto aspettare la sentenza del giudice dopo aver preso la multa per ‘guida in stato di ebbrezza” quando effettivamente lui non aveva bevuto nessun alcolico.
Ma aveva assunto un’altro liquido, che nulla ha a che vedere con un cocktail o altro, però può rischiare di farti passare dei brutti quarti d’ora.
Il fatto preso in esame è successo a Rieti, dove alla conclusione di un processo, il giudice monocratico Luana Giannetti ha scagionato il ragazzo con la formula assolutoria più concreta, ovvero “per non aver commesso il fatto”.
La sanzione per guida in stato di ebbrezza da sobrio
Il giovane di Rieti si è trovato a dover rispondere di un’accusa che mai come ora risulta davvero pesante come quella di guida in stato di ebbrezza e tutto questo senza aver toccato nemmeno un goccio di alcool, ma per essersi preso cura della sua igiene orale usando un collutorio a base alcolica (96%).
Quando è stato fermato nel centro storico della città laziale la polizia lo ha sottoposto all’alcool test e la sua positività a questo era di 0,8 grammi per litro, quando il limite è di 0,5 grammi/litro, immediatamente ha avuto il fermo del veicolo e la sanzione da svenimento, 3.200 Euro con conseguente possibile arresto fino a sei mesi e sospensione della patente fino a un anno.
La situazione stava letteralmente degenerando
Il giovane di Rieti si è quindi trovato in una situazione al limite del surreale in cui, ovviamente, le forze dell’ordine hanno seguito il protocollo che impone sanzioni senza pietà a chi fa uso di sostante che possono alterare le percezioni e non hanno creduto alla sua versione, che in effetti poteva sembrare paradossale.
Una volta in aula di tribunale il suo avvocato di difesa, una persona di fiducia, ha messo agli atti il fatto che il test era totalmente condizionato da qual particolare tipo di collutorio base alcolica di cui deteneva anche la ricetta medica. La consulenza tecnica è stata fondamentale a supportare la difesa dichiarando che si trattava di un medicinale e il giovane non aveva mai assunto alcolici durante la guida in quell’occasione.