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Wiesmann è fuori dalla bancarotta (da sola!)

L’ARABA FENICE. WIESMANN ANNUNCIA DI ESSERE USCITA DALLA PROCEDURA DI “PROTEZIONE CREDITIZIA” (UNA FORMULA SIMILE AL CHAPTER 11 IN VIGORE IN AMERICA). SE DAVVERO RIUSCIRA’ A RIPARTIRE, LA PICCOLA FACTORY DI DULMEN, CHE PRODUCE ARTIGIANALMENTE AUTO IN PICCOLA SERIE CON MECCANICA BMW, SARA’ UN VERO E PROPRIO ESEMPIO DA SEGUIRE.

Con un comunicato stampa ultra-breve (appena 2 righe), Wiesmann afferma di aver avviato la procedura per la conclusione della procedura di insolvenza. L’azienda fa inoltre sapere che il prossimo 16 dicembre è fissato un incontro con i creditori.

In parole povere il consiglio di Amministrazione dell’azienda di Dulmen dichiara di essere in procinto di uscire dalla bancarotta per il venir meno delle condizioni che avevano creato lo stato di crisi.

La crisi che aveva messo in serio pericolo l’azienda tedesca aveva costretto, lo scorso agosto, a ricorrere alla procedura della “protezione creditizia”, una formula analoga al Chapter 11 americano e richiesta nel caso in cui si voglia evitare a tutti i costi il definitivo fallimento di un’azienda.

Wiesmann non chiarisce COME sia riuscita a sollevarsi dalla crisi che la affliggeva (né, del resto, perché avesse deciso di applicare la protezione creditizia).

UNA BUONA NOTIZIA

Se effettivamente Wiesmann riuscirà a ripartire sarà davvero una buona notizia nel panorama europeo. Negli ultimi mesi, infatti, Gumpert (che pure aveva annunciato di aver superato il momento difficile e di essere tornata in carreggiata), Lola Cars e Artega, infatti, non sono riuscite a sopravvivere alla crisi e hanno dovuto dichiarare fallimento.